Latorre (oggi) non torna in India: la decisione slitta a mercoledì
La Corte Suprema indiana ha rinviato a mercoledì l’esame dell’istanza di proroga del permesso che ha consentito a Massimiliano Latorre, il nostro marò accusato con Salvatore Girone di aver ucciso quasi tre anni fa due pescatori scambiati per indiani, di rientrare in Italia per motivi di salute. Il presidente del Tribunale ha spiegato che, avendo già espresso in passato osservazioni sull’istanza, è opportuno che di essa si occupino i magistrati di un’altra sezione. Latorre, come è noto, è stato operato il 5 gennaio scorso per un’anomalia cardiaca. In base a quanto stabilito a settembre, con l’autorizzazione a venire in Italia per curarsi dopo essere stato colpito da un ictus, sarebbe dovuto tornare in India entro la mezzanotte di oggi, ma il termine era stato posticipato al 16 gennaio, nell’udienza del 16 dicembre scorso. La stessa che aveva negato a Girone di tornare a casa per Natale. Si è appreso nel frattempo che, in attesa del pronunciamento di mercoledì, i termini di scadenza del permesso concesso a Latorre sono stati sospesi.
L’istanza trasferita ad altra sezione
Durante l’udienza odierna il presidente della Corte, H.L. Dattu, ha spiegato di non poter esprimersi sulla nuova richiesta di proroga perché era stato sempre lui a negare il 16 dicembre scorso la prima domanda di estensione della convalescenza del marò. Per questo motivo il giudice, che precedentemente aveva riferito agli avvocati che avrebbe deciso stamane, ha invece trasferito l’esame della richiesta a un’altra sezione sempre della Corte Suprema, mercoledì 15 gennaio, di fatto ribadendo di non considerare più vincolante l’originario termine fissato per la mezzanotte di oggi. In aula era presente anche l’ambasciatore d’Italia in India Daniele Mancini.