Napoli, ancora sassate contro i bus. Il neoprefetto: vicini ai disagiati
Una baby-gang, composta da cinque-sei ragazzi, ha lanciato, sabato notte, un sasso contro la porta anteriore di un bus dell’Azienda Napoletana Mobilità (Anm), a Napoli, mandandola in frantumi. L’atto vandalico è accaduto alle 22,15, sul corso San Giovanni a Teduccio, contro un bus della linea 155 che collega lo stazionamento di via Brin a Torre del Greco (Napoli). Alla guida del mezzo c’era un autista di 42 anni, N.P., che da 20 lavora per l’azienda. L’uomo, per evitare ulteriori danni, non si è fermato: si è allontanato dal luogo dove è avvenuto l’episodio e, una volta arrivato a destinazione, ha informato le autorità competenti. «Sono già una decina – dice Maria Piacevole, del
coordinamento Ubs – gli atti vandalici subìti dall’inizio del 2015. Bisogna contenere assolutamente questo assurdo fenomeno. É inaccettabile lavorare con la paura».
Pantalone: il mio è un invito alla collaborazione
Il suo saluto da neoprefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, lo rivolge innanzitutto alla «vivace popolazione partenopea, ai giovani in particolare che saranno interlocutori privilegiati del nostro cammino di legalità». Poi, su tutto, assicura questo: «La costante disponibilità all’ascolto e la vicinanza istituzionale a chi sta vivendo una condizione di disagio, a chi non ha un lavoro, a chi teme di perderlo, a chi è angosciato dall’incertezza del presente e del futuro». Lo farà, spiega nel suo saluto, «nell’esercizio di una azione sorretta dall’elevato valore sociale e costituzionale dell’etica pubblica e sempre improntata, in ogni momento ed in tutte le sue manifestazioni, all’affermazione degli imprescindibili principi di legalità e libertà che saranno garantiti con ogni sforzo e fermezza. E’ mio fermo intendimento, nell’esercizio delle mie
funzioni di rappresentante dello Stato e di coordinamento interistituzionale, nel pieno rispetto dei diversi livelli di governo e di ogni competenza – sottolinea – promuovere la più fattiva sinergia tra le istituzioni e sollecitare il coinvolgimento della società civile per la ricerca di risposte
efficaci e condivise alle più delicate situazioni che interessano la nostra comunità e per lo sviluppo del territorio». Un invito alla collaborazione rivolto a tutti coloro – conclude la Pantalone – che la accompagneranno «nella prioritaria attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di criminalità e a presidio della sicurezza, della libertà e dignità dei cittadini».