Orrore Nigeria, gli islamisti obbligano una bimba di 10 anni a farsi esplodere
Una bambina di circa 10 anni si è fatta saltare in aria in un affollato mercato di Maiduguri, capitale dello Stato del Borno, nel nord-est della Nigeria. Lo hanno riferito la Croce Rossa e fonti della sicurezza riprese dall’informazione locale. Le vittime accertate sarebbero 19, decine i feritici cui alcuni in maniera gravissima. Lo Stato del Borno è praticamente sotto il controllo del gruppo terrorista islamico Boko Haram (letteralmente: l’educazione occidentale è peccato) e la capitale è stata spesso presa di mira dai fondamentalisti. Lo stesso mercato è stato preso di mira altre due volte poche settimane fa, e anche in quel caso si trattava di giovani donne. Una di queste, che non azionò per puro caso la cintura esplosiva che celava sotto il niqab, raccontò di essere stata obbligata dai genitori ad immolarsi. A quanto pare, l’ordigno è esploso mentre la sicurezza stava perquisendo la bambina all’ingresso del mercato.
La bambina era stata fermata all’ingresso
Una testimone ha detto che probabilmente la bambina non sapeva cosa fosse legato intorno al suo corpo, e che comunque il metal detector aveva segnalato l’ordigno. Sempre nella stessa giornata, un altro attentato è avvenuto nella città di Potiskum, e sempre nel nordest della Nigeria, dove la maggioranza è islamica. Un poliziotto e l’autista di una macchina imbottita di esplosivo sono morti. Le nuovo stragi avvengono mentre il Paese africano è ancora sotto choc per l’attacco di Boko Haram alla città di Baga, dove pochi giorni fa c’è stato un massacro che non ha precedenti nella storia dei gruppi islamici armati africani. Gli jihadisti di Boko Haram sono entrati con lanciagranate e mitra nel villaggio uccidendo indiscriminatamente la popolazione. I morti potrebbero essere duemila. La cittadinanza è fuggita senza neppure seppellire i propri cari.