Pure il comico Montesano contro il sindaco di Roma: sotto la barba niente
«S’è fatto crescere la barba per mimetizzarsi, ma tanto i romani lo riconoscono lo stesso e je corrono appresso». Parola di Enrico Montesano, che inaugura il 2015 con un affresco impietoso dell’amministrazione Marino e della Capitale, ridotta a palcoscenico di un brutto film della mala degli anni Cinquanta.
Un marziano pericoloso
Dalle colonne di Libero, il comico romano, un passato “rosso” tra i banchi dell’Aula Giulio Cesare nel ’94 con la prima giunta Rutelli, spara a zero contro il sindaco “marziano” che gira in bicicletta e vive tra le nuvole. «Le strade so’ tutte un toppa, il traffico è soffocante, l’aria pure. C’abbiamo dei fumi tossici che ormai per l’enfisema non c’è bisogno de fumà. Ho denunciato la cosa al sindaco ma lui era troppo impegnato a fare le isole pedonali…».
“Vieni con me dai rom”
Non è la prima volta che il mattatore romano attacca frontalmente Marino, stanco – come disse mesi fa dai microfoni de La Zanzara – dei fumi tossici e dei continui disagi arrecati dai campi nomadi («sa, è che noi cittadini avremmo la pretesa di poter respirare, lei pensi questi pazzi romani!»). «Non ho nulla contro i rom, ma rubano più degli altri – disse scatenando un putiferio – anche se nei campi nomadi ci sono sicuramente tante persone perbene». Poi invitò Ignazio a da un’occhiata di persona. «Vieni qua da me che ti faccio fare un bel giro sulla Vespa augurandoci di non romperci l’osso del collo viste le strade…».
“Aridatece Petroselli”
«Aridatemi Petroselli, aridatemi Nathan», sorride Montesano che non risparmia i sindaci precedenti, a cominciare dagli amici. Di Walter Veltroni (che ha conosciuto da giovane e aitante responsabile cultura del Pci) parla come di «un sindaco virtuale, che si preoccupava solo di tagliare i nastri e di rincorrere i personaggi in auge al momento…». Graffiante anche con Gianni Alemanno, che pure ha appoggiato in campagna elettorale: «Veltroni mi ha deluso in sette anni, Alemanno ci ha messo tre mesi, anzi due!».
Sciopero fiscale
«Ma perché non facciamo un bello sciopero fiscale? Io pago se mi dai in cambio i servizi, ma se tu pensi solo a rubare e i servizi non me li dai, io non ti pago». Elementare Watson. «Ma purtroppo il cittadino romano non si ribella…». Nostalgia per la politica? «Ma quando mai, risponde l’attore – ex europarlamentare – che dal 13 gennaio debutta al Sistina con lo spettacolo C’ è qualcosa per te. «E che ho fatto di male? E poi con chi? Con questa gente intorno sei fottuto, per carità non sono compatibile con loro».