Scuola, bocciato il menù europeo: “aridatece la pasta”

21 Gen 2015 12:28 - di Priscilla Del Ninno

La protesta dilaga sul web: no al menù europeo adottato nelle mense scolastiche. Severamente bocciata l’iniziativa del Comune di Roma che inserisce nella pausa pranzo degli alunni, al posto delle portate tradizionali, piatti tipici di cucine del vecchio continente: con buona pace dei riconoscimenti tributati in tutto il mondo alla dieta mediterranea e dei sani precetti nutrizionisti. “Aridatece la pasta”, è dunque il coro unanime intonato in Rete da mamme e piccoli utenti coinvolti (stravolti?) dall’iniziativa. Un progetto, entusiasticamente ribattezzato “Viva l’Europa”, voluto dall’amministrazione Marino sulla scia del semestre di presidenza italiana a Strasburgo, che prevede 15 piatti internazionali per due o tre giorni al mese. E come ha deluso la performance nostrana in trasferta europea, altrettanto non convincono gusto e convinzioni salutiste mutuate dalle ricette teutoniche o anglosassoni, giudicate ripetitive negli ingredienti, scadenti dal punto di vista della qualità alimentare, scarse nelle porzioni.

Alunni affamati

Rispediti al mittente, allora, con tanto di reclami acidi postati on line e di twitter al vetriolo propagati sul web, croque monsieur francesi, fish and chips targati United Kingdom, gulasch ungherese, paella valenciana e wiener schnitzel dalle asburgiche ascendenze. Anche se finora nelle varie mense della capitale i ragazzini invitati al melting pot culinario hanno visto più che altro pollo fritto e patatine, in quanto piatto tipico dell’Irlanda, e wurstel con patate: pietanza forte dell’Europa orfana di pastasciutta e fettuccine. A detta delle mamme, peraltro, oltre ad essere cibo preconfezionato, le porzioni che finiscono sulle tavole dei figli di questa società multietnica e poligastronomica sarebbe anche scarso. «Mio figlio torna a casa con la fame, meglio la pasta, denuncia tra le tante una mamma on line. Per non parlare delle invettive riservate alla filosofia fast food, nell’era del dogma bio e delle religioni gastronomiche depurative o rigorosamente light.

Sulle orme del flop veltroniano

Un progetto abortito sul nascere, insomma, quello del menù europeo a scuola, bocciato a scuola come sui social, che rilancia la vecchia idea veltroniana – fu un insuccesso pure quella – di imbandire le tavole delle mense scolastiche delle elementari della capitale con esotiche pietanze. In quel caso fu un tripudio di pollo alle mandorle e couscous, di zuppe di barbabietole e legumi in rivisitati in varie salse. Stavolta trionfano pesce e carne fritte, immancabilmente accompagnati dal piatto forte: patate, fritte o stufate che dir si voglia. E come ieri con l’amministrazione Veltroni, oggi “grazie” alla giunta Marino, il responso decretato a tavola è sempre lo stesso: piatti snobbati, bimbi affamati, genitori adirati.

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