Camera, il nuovo segretario generale è una donna. Ma scoppia la polemica
È Lucia Pagano il nuovo segretario generale della Camera. Succede a Ugo Zampetti, che per 15 anni ha ricoperto la carica di numero uno dell’amministrazione di Montecitorio. È la prima donna, nella storia della Camera, a salire al vertice della burocrazia parlamentare. La sua elezione avviene però in un clima di spaccatura. Proposta all’Ufficio di presidenza da Laura Boldrini, non è stata votata dai tre esponenti di M5S e da Edmondo Cirielli di Fdi.Il questore Stefano Dambruoso (Sc) e Roberto Giachetti (Pd) non hanno partecipato alla votazione.
Spaccature e lacerazioni
All’insegna delle polemiche le dichiarazioni di Dambruoso: «Faccio gli auguri al nuovo segretario generale della Camera: ne ha davvero bisogno visto che la attendono compiti difficili e gravosi e perché l’amministrazione di Montecitorio esce lacerata dalla gestione di questa nomina di cui non ho condiviso il metodo». Dambruoso denuncia «un eccesso della presenza dei partiti a fronte di una amministrazione che ha sempre menato vanto della propria indipendenza», accusando la Boldrini di essere stata «imprigionata» dai partiti. «Si è trattato di una scelta al ribasso, e per questo non ho partecipato al voto» .
La scheda biografica
Romana, cinquantadue anni, Lucia Pagano è il capo del servizio degli Affari generali e delle Commissioni. Consigliere parlamentare dal 1991, ha lavorato presso il Servizio Studi e il Servizio Assemblea prima di approdare alla commissione Affari costituzionale di cui è stata segretario. E’ capo servizio dal 2007. Prima di entrare alla Camera, dal 1987 al 2001 è stata documentarista del Servizio Studi del Senato.