Sospeso prete tedesco. Il suo peccato? Era a un evento contro l’Islam
Un prete cattolico è stato sospeso in Germania dopo avere parlato nel corso di una protesta anti-Islam. Padre Paul Spaetling, della diocesi di Munster, aveva partecipato, lunedì a Duisburg, a un manifestazione organizzata da un gruppo vicino a Pegida, l’organizzazione «Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’occidente». La diocesi di Munster ha riferito di essersi dissociata dai commenti di Spaetling sull’Islam e di aver provveduto a sospendere il sacerdote.
Contro l’Islam? No, contro la Merkel
In effetti, nel suo intervento di lunedì sera davanti a una platea di circa 500 manifestanti, il sacerdote cattolico aveva preso di mira più che l’Islam la Cancelliera Angela Merkel. «Da 1400 anni combattiamo contro l’Islam ed impossibile dire, come dice la signora Merkel che l’Islam fa parte della Germania». Dopo il suo intervento padre Spaetling si è unito alla marcia di Pegida attraverso il centro di Duisburg in un corteo blindassimo per timore di incidenti o di aggressioni. A guidare il corteo lo stesso padre Spaetling, in una sorta di processione religiosa, il religioso (67 anni) con un’icona della Madonna e il leader di Pegida accanto a lui con un crocifisso. La diocesi di Munster è intervenuta la mattina successiva sospendendo padre Spaerling in base all’articolo 764 del codice di diritto canonico. («I presbiteri e i diaconi godono della facoltà di predicare dovunque, da esercitare con il consenso almeno presunto del rettore della chiesa, a meno che la medesima facoltà non sia stata ristretta o tolta del tutto da parte dell’Ordinario competente, o per legge particolare si richieda la licenza espressa»). «Prendiamo fermamente le distanze dalla visione distorta offerta da padre Spaetling del passato e del presente», ha detto il portavoce della Diocesi Stephan Kronenburg. «I principi di ideologie di estrema destra, di xenofobia e i conflitti di religioni non hanno ragione di esistere nella Chiesa cattolica».