Tolgono un dente a un disabile con la tenaglia, il video su Whatsapp

29 Gen 2015 21:00 - di Monica Pucci

Dentisti improvvisati e feroci, con in mano una tenaglia, nell’altra un telefonino, e davanti a loro un “paziente” cinquantenne, disabile psichico. La stupida cattiveria di quel gesto, l’estrazione con la pinza di un canino dalla bocca di una persona, senza sedazione, finisce poco dopo su “Whatsapp”, e le immagini vengono inviate agli amici del paese, San Pietro di Cadore (Belluno). Tra loro, per fortuna, qualcuno con più sale in zucca e più umanità capisce cos’è successo. E gira il video prima alle forze dell’ordine e poi alla Procura di Belluno. I fatti sarebbero avvenuti alcune settimane fa.

Immagini shock postate su Whatsapp

L’ufficio giudiziario ha svolto i primi accertamenti, ha verificato che le immagini shock non fossero un fotomontaggio ed ha aperto un’inchiesta per lesioni, aggravate da futili motivi. Un fascicolo contro ignoti per ora. Ma le indagini della polizia potrebbero presto portare all’individuazione dei due responsabili. Gli inquirenti invitano alla cautela sull’enfatizzazione della vicenda, che potrebbe avere risvolti ancora non chiari. La vittima dell’episodio invece è già stata individuata. Secondo indiscrezioni, avrebbe spiegato di essere stato lui stesso a chiedere che gli venisse tolto il dente, che gli doleva. Ma se è stato così, qualcuno ha approfittato della sua minorazione psichica. Avrebbe dovuto portarlo da un dentista. Invece ha pensato che si potesse mettere in piedi una goliardata a sue spese. “Beviti un grappa…!” si sente dire nel video da chi assiste alla scena, e poi “tieni il dente per ricordo…”. Il filmato dura poco più di un minuto, ed è assai crudo. Si vede l’estrazione, si vede il sangue, non si sente la voce della vittima.

Il dubbio sull’autenticità del video

Fonti vicine all’inchiesta fanno notare che tutto pare avulso da un preciso contesto. E’ però certo che il video è stato girato a Costalta di San Pietro di Cadore, nel Comelico. Nei frame, sullo sfondo, si individua la sede dei vigili del fuoco volontari della frazione, che si trova nella “casa delle Regole”. Ma non si sa se gli autori della bravata facciano parte o meno del corpo volontario. Circostanza questa sulla quale ha avviato delle verifiche lo stesso Comando dei Vigili del Fuoco di Belluno.

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