Banche Popolari, i pm di Milano: pronti ad aprire un’inchiesta sui rialzi
La Procura di Milano sta valutando se aprire un fascicolo d’inchiesta sulla vicenda della presunta speculazione sui titoli della Banche popolari prima dell’ approvazione del decreto del Governo che le ha trasformate in società per azioni.
Gli inquirenti milanesi, da quanto si è saputo, sono in contatto con quelli romani e l’eventuale apertura di un’indagine dipenderà dagli esiti degli accertamenti che stanno effettuando sia la Consob che il Nucleo di polizia valutaria della guardia di Finanza.
In sostanza, come è stato spiegato da fonti qualificate, al momento non è stata aperta alcuna inchiesta a Milano sul caso delle popolari, ma gli inquirenti stanno «valutando la situazione» e soprattutto attendono che la Consob e i militari delle Fiamme Gialle concludano i primi accertamenti.
Ipotizzabili i reati di aggiotaggio e insider trading
Se venissero trovati riscontri su possibili profili penali i reati ipotizzabili, a seconda delle presunte condotte illecite, potrebbero essere l’insider trading, ossia la rivelazione di notizie riservate da parte di chi ne è in possesso in ragione del suo ufficio, o l’aggiotaggio, cioè la manipolazione del mercato azionario.
Al momento, come è stato spiegato, solo la Procura di Roma è titolare di un fascicolo, anche perché è stata la prima ad aprirlo.
I magistrati milanesi del dipartimento guidato da Francesco Greco sono, comunque, in contatto con i colleghi della Capitale. E una volta verificati eventuali profili di reato, bisognerà anche valutare dove si radica la competenza territoriale ad indagare. Potrebbero, infatti, emergere operazioni finanziarie di presunta speculazione sui titoli portate avanti sui mercati esteri, come quello londinese.
Prosegue, intanto, l’inchiesta della Procura di Roma che procede su due direzioni: da un lato chiarire se qualcuno in possesso di notizie riservate abbia speculato in Borsa con la certezza di guadagnare in vista della riforma, dall’altro verificare i rapporti delle Banche Popolari con gli organismi di vigilanza. Sotto analisi ci sono soprattutto i documenti della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, commissariata per gravi perdite patrimoniali dall’organo di via Nazionale proprio giorni fa. E guarda caso l’istituto di credito è tra quelli ad essere stato interessato da una consistente movimentazione di titoli a cavallo del 16 gennaio scorso.