Belpietro bacchetta il Colle: nessun cenno ai costi del Quirinale
Nessuna suspense, nessun colpo di teatro. Il primo discorso di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica è filato liscio senza emozioni, tra banalità e qualche dimenticanza colpevole. La pensa così Maurizio Belpietro che nel suo urticante editoriale punta l’indice sulle amnesie dell’ex pluriministro democristiano oggi al Colle, a partire dai costi del Quirinale. Tutto come previsto, insomma. “Il nuovo presidente della Repubblica ha fatto un bel discorso, citando ad uno ad uno i guai dell’Italia – scrive il direttore di Libero – un campionario di problemi e urgenze che è difficile non condividere. Si può forse non convenire sulla necessità che il Paese si dia un assetto adeguato che consenta al governo di fare il proprio mestiere e al Parlamento il suo? Si può per caso eccepire sull’esigenza di restituire il lavoro a chi lo ha perso e di crearne di nuovo per i giovani che non l’hanno mai avuto…?”. L’elenco potrebbe proseguire ad oltranza, peccato, però, che il capo dello Stato glissi con tanta naturalezza sui costi stellari che la collettività deve sobbarcarsi per mantenere il carrozzone che ruota intorno al Quirinale. Costi che al confronto con gli altri paesi europei fanno rabbrividire e, come da tradizione, mettono l’Italia al primo posto nella black list degli spreconi. Insomma, come recita il titolo, tante parole scontate e neppure un cenno ai costi del Quirinale.