Bimbo mutilato. In Tanzania un nuovo orrore contro gli albini

18 Feb 2015 17:43 - di Redazione

Ancora un efferato delitto nei confronti degli albini in Tanzania. Le autorità locali hanno ritrovato il corpo  di un bimbo mutilato di un anno, con gli arti mozzati, non lontano dalla sua abitazione nel nord del Paese. Il piccolo si chiamava Yohana Bahati ed era stato prelevato dall’abitazione della madre sabato scorso. Lo scrive la Bbc online, precisando che due persone sono state arrestate in connessione con l’omicidio.

Bimbo mutilato

Dal 2000 ad oggi almeno 74 bambini albini sono stati uccisi. in Tanzania, in particolare nei villaggi dell’entroterra dove è più diffusa la credenza che gli organi degli albini servano a creare pozioni magiche. Le Nazioni Unite hanno espresso grande preoccupazione di fronte a questi efferati delitti e hanno allertato sul fatto che l’anno in corso, proprio in vista delle elezioni presidenziali, possa essere “molto pericoloso” per gli albini, in quanto si teme che molti candidati possano ricorrere ai guaritori tradizionali e alle loro pozioni fatte con organi di albini.

Una condanna a morte

Nel Paese nascere albini è una condanna a morte quasi sicura. Il governo ha dovuto aprire rifugi per centinaia di bambini nel tentativo di proteggerli da credenze popolari e dall’ignoranza che li vule legati alla stregoneria. La tribù degli invisibili o dei fantasmi, come vengono chiamati qui gli albini, viene cacciata e perseguitata fin dalla nascita al punto che spesso sono gli stessi padri a uccidere i figli appena nati, vendendoli poi a pezzi. Spesso gli albini vengono mutilati perché si pensa che questo porti buona salute e fortuna. I pescatori pensano che i capelli degli albini portino una pesca generosa mentre i minatori sono voncinti che le ossa permettano di trovare diamanti mentre i dottori usano i genitali per creare rimedi che aiutano l’impotenza. Secondo le stime gli albini sarebbero 100.000 su 48 minlioni di abitanti ma il censimento è difficile perché naturalemente sono costretti a vivere nascosti o a fuggire.

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