Blitz dei carabinieri contro il traffico di beni archeologici
Maxi operazione dei carabinieri contro il traffico illecito di beni culturali. Il blitz – per cui al momento non si hanno notizie di arresti – ha visto impegnati sul campo oltre 450 uomini. L’intervento sul campo è partito all’alba e ha riguardato tutta Italia anche se, da quanto si è appreso da fonti investigative napoletane, i reperti sequestrati proverrebbero per lo più da siti archeologici di Campania, Puglia e Sicilia.
I reperti sequestrati dai carabinieri
Via via a che passava il tempo – dato che il blitz è durato molte ore – aumentavano i dettagli relativi all’ingente operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha inferto un duro colpo al traffico illecito di beni archeologici, interessando numerose regioni italiane, passate al setaccio dalle centinaia di carabinieri disseminati nelle varie zone coinvolte dall’inchiesta, impegnati in oltre 147 perquisizioni. Durante le quali sono stati rinvenuti dagli agenti e sequestrati moltissimi reperti archeologici, fra i quali ceramiche, oggetti metallici e monete. Un traffico illecito di preziosi beni archeologici che – secondo quanto si è appreso da fonti investigative – provengono in particolare dalle aree Vesuviane, dell’Alto Casertano, dalla zona di Paestum, dal Foggiano e dalla zona orientale della Sicilia. Un bottino ingente sottratto alla criminalità e recuperato, che ora dovrà essere analizzato e repertato.