La Bundesbank minaccia Atene: «Se Tsipras non starà ai patti…»
Non sarà alla fine un tour trionfale quello di Tsipras e Varoufakis nelle capitali dell’Ue. Se Draghi pressa i greci, la Bundesbank minaccia apertamente Atene. «Se Atene non rispetterà le condizioni stabilite dai programmi di salvataggio – dice il numero uno della Bundesbank, Jens Weidmann – la Bce dovrà cancellare le condizioni speciali concesse alle banche greche per il deposito di titoli sovrani ellenici come garanzia per i prestiti». Queste poco amichevoli dichiarazioni il presidente della Bundesbank le rilascia in una intervista al settimanale Boersen Zeitung.
Misure rigide per i crediti Ela
«Tutti sono consapevoli – aggiunge – che un tale passo avrebbe conseguenze pesanti per il sistema finanziario greco». Ma tant’è: il massimo responsabile della Bundesbank va avanti come un panzer: «Sono inoltre dell’opinione che si debbano usare misure rigide anche nella concessione dei crediti dell’Ela (emergency liquidity assistance)». Se poi ciò avrà ripercussioni sulla stabilità finanziaria, sarà la politica a dover agire. «Se e come tenere in vita gli istituti, o lasciarli fallire, sono decisioni che spettano ai governi o ai parlamenti». Varoufakis si è incontrato dal canto suo un colloquio con il presidente della Bce per un colloquio che il ministro ha poi definito “fruttuoso”, si comincia a ragionare sui fatti. Il ministro famoso per il look informale sarà dal collega tedesco Wolfgang Schaeuble. Poi, il dossier Grecia tornerà da grande protagonista all’Eurogruppo della prossima settimana a Bruxelles, giusto alla vigilia del Consiglio Ue del 12 febbraio.