Calcioscommesse: il ct azzurro Conte accusato di frode sportiva (video)
Per la prima volta nella storia del calcio italiano un commissario tecnico è accusato di frode sportiva. Il poco invidiabile primato tocca ad Antonio Conte nell’inchiesta sul calcioscommesse avviata dalla Procura di Cremona. Conte, con altri indagati, è accusato, stando all’avviso di chiusura delle indagini, di aver accettato «l’offerta o la promessa, e comunque» di aver compiuto «atti, anche fraudolenti, diretti ad ottenere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento dell’incontro di calcio Novara-Siena dell’1.5.2011, terminato 2-2, e comunque un risultato conforme alle scommesse effettuate».
Sotto accusa per due gare del 2011
«In particolare l’allenatore del Siena Conte – è scritto nell’avviso – comunicava ai giocatori del Siena che era stato raggiunto dalle squadre l’accordo sul pareggio, così condizionando, anche in considerazione del ruolo di superiorità nei confronti dei calciatori della sua squadra… il risultato». Al tecnico della nazionale è contestata anche la partita Albinoleffe-Siena del 29.5.2011. «Stellini (Cristian ndr.), allenatore in seconda del Siena, di comune accordo con dirigenti ed allenatori della squadra, già subito dopo la partita di andata Siena-Abinoleffe dell’8.1.2011, vinta dal Siena per 1-0, chiedeva a Carobbio e a Terzi, giocatori del Siena, quest’ultimo in buoni rapporti con Bombardini dell’Albinoleffe, di prendere un accordo, di comune utilità, diretto a “pilotare” il risultato della partita di ritorno». «Alcuni giorni prima della partita di ritorno, quando all’ultima giornata di campionato di serie B il Siena – scrive il procuratore di Cremona Roberto di Martino – aveva già conquistato la promozione in serie A, laddove all’Albinoleffe occorrevano punti per accedere ai “play off”, aveva luogo una riunione tecnica alla quale erano presenti l’allenatore Conte Antonio, il vice allenatore Alessio Angelo, il collaboratore tecnico Stellini, il preparatore dei portieri Savorani e l’intera squadra del Siena, in occasione della quale, anche a seguito del “benestare” di Conte, veniva presa la decisione definitiva di lasciare la vittoria all’Albinoleffe, nell’ambito di un contesto in cui si teneva conto anche del risultato della partita d’andata, vinta dal Siena».