Charlie Hebdo torna, ma i vignettisti scarseggiano: paura di nuovi attentati
Dopo uno stop di 50 giorni, Charlie Hebdo torna in edicola. Mercoledì il settimanale satirico uscirà con il numero 1179. Per l’edizione del 14 gennaio, quella subito dopo l’attacco, la rivista aveva venduto 8 milioni di copie e da 10mila abbonati è passata a 220mila. Tuttavia il futuro della testata non si profila roseo: il nuovo direttore editoriale Riss ha annunciato che la redazione è a caccia di nuovi vignettisti: molti però hanno già rifiutato per paura di altri attentati. Non è più tempo di matite alzate in segno di libertà? La propaganda terrorista ha fatto breccia?
Redazione ancora sotto choc
La redazione di Charlie Hebdo è ancora molto scossa. Come sarà il giornale di nuovo in edicola? Ci saranno sedici pagine che affronteranno temi quali la politica, l’economia e l’attualità. “Non sono previsti nuovi omaggi alle vittime – spiega a La Repubblica Patrick Pelloux, storico collaboratore – non siamo mai stati un giornale lacrimevole”.
Solo due nuovi vignettisti per Charlie Hebdo
La ricerca per nuovi vignettisti è stata ardua. In molti hanno rifiutato, altri hanno chiesto di firmare con un altro nome. Alla fine si sono presentati solo in due. Dall’attentato la rivista ha visto crescere il numero dei lettori e un gruzzoletto di 30 milioni grazie alle numerose donazioni. Questo patrimonio, avvertono dalla redazione, potrebbe innescare tensioni. Nelle prossime settimane, il Comune di Parigi regalerà al settimanale nuovi uffici nel tredicesimo arrondissement. Il trasloco avverrà soltanto dopo che la redazione sarà trasformata in un bunker.