Colti da improvviso amore per il Pd: espode un altro scandalo delle tessere
«Se la segreteria provinciale di Napoli del Partito democratico dovesse decidere, sul tesseramento spropositato di Ercolano, di chiudere gli occhi e sanare tutto, troverebbe il mio netto disaccordo». Lo dice Luisa Bossa, deputata democratica, ex sindaco della cittadina vesuviana e componente della Commissione Antimafia. «Sugli elenchi 2014 del circolo Pd di Ercolano – continua la parlamentare – ci sono due problemi, entrambi molto gravi. Il primo riguarda la presenza in quelle liste di nomi che appaiono riconducibili a clan di camorra. Su questi – e non vedo come si possa fare diversamente – le adesioni vanno bloccate, anche perché è in corso un accertamento della magistratura».
I numeri dello scandalo Pd
«Il secondo problema, però, riguarda l’esplosione dei numeri delle adesioni. Il Pd di Ercolano è passato dalle 300 tessere del 2013 alle 1200 del 2014. Come mai? Un amore improvviso e tardivo per il Pd che ha contagiato tutta la città? No. Semplicemente è scattata la corsa alla tessera per poi competere alle primarie. Un tesseramento chiaramente gonfiato, non genuino, tutt’altro che spontaneo, figlio di logiche che sono estranee alla cultura del Partito democratico e delle forze politiche civili e progressiste. Di fronte alla palese violazione delle norme minime di logica e buon senso, la segreteria provinciale – dice ancora Bossa – deve sospendere l’intero tesseramento del 2014 e considerare valido ai fini delle primarie quello del 2013. Se, come riportato sulla stampa, decidesse, invece di chiudere gli occhi e sanare tutto, mi troverebbe nettamente contraria, e farei una dura battaglia in tutte le sedi. Deve essere chiaro che il Pd rappresenta discontinuità e differenza rispetto a logiche e metodi clientelari, immorali, che non appartengono alla nostra cultura».