Ecco cosa dirà il nuovo presidente (che ha invitato Berlusconi)
2 Feb 2015 14:31 - di Ugo Brutti
Saranno tre i punti centrali del discorso di Sergio Mattarella all’atto del suo insediamento martedì al Quirinale: la necessità di spingere sulle riforme economiche e istituzionali, un cambio di passo a livello europeo, l’impegno della politica per riavvicinarsi alla gente. Ma uno dei suoi primi atti politici è l’invito al Quirinale al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, decaduto da senatore poco più di un anno fa perché condannato in via definitiva per frode fiscale. Lo hanno anticipato il Giornale, il Messaggero e Repubblica e poi è stato confermato da fonti di Forza Italia. Il cerimoniale del Quirinale ha previsto la presenza delle alte cariche dello Stato e dei leader e segretari delle forze politiche.
Unità per uscire dalla crisi
Il nuovo capo dello Stato sta ultimando il suo discorso alle Camere con i più stretti collaboratori. Che confermano: “Sarà certamente un intervento asciutto”. Ci saranno: tanta Italia, i bisogni e le speranze dei cittadini, squarci di vita reale con le difficoltà segnate dalla crisi, riforme e iniezioni di adrenalina per spingere il Paese fuori dalla rassegnazione. L’obiettivo è condensare messaggi diretti in poco tempo. Un discorso ancora tutto da chiudere ma che certamente sarà indirizzato sia a chi lo ha votato in parlamento sia a chi non lo ha votato, in nome di quel ruolo di garanzia assoluta che Mattarella vuole fissare nella pietra sin da subito. Una ricerca immediata, quasi istintiva di unità del Paese: unità e alleanza d’intenti per uscire dalle secche della crisi tutti insieme diretti verso una repubblica nuova e più moderna attraverso cambiamenti da fare certamente ma con accuratezza.