Durissime repliche di Forza Italia a Fitto: c’è anche chi lo chiama “Giuda”
«A Raffaele Fitto, che ci informa del voto contrario dei suoi, dico che è rimasto indietro. Forza Italia lo sta già facendo dopo decisioni partito e gruppo». Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio. Sceglie una risposta in 140 caratteri anche Giovanni Toti: «La linea di Forza Italia è chiara: Opposizione. Basta critiche strumentali. Si discuta negli organi di partito per tornare a vincere con alleanza di centrodestra», scrive su Twitter il consigliere politico di Forza Italia. All’interno del partito le repliche a Fitto («Noi votiamo no alle riforme, Forza Italia che farà?») non si fanno attendere: «Il dibattito interno a un partito è segno di vitalità, caratteristica a cui Forza Italia non è mai venuta meno. Ma affinché non si degeneri nella critica sterile e nelle contrapposizioni fini a se stesse, che non agevolano di certo la formulazione di una proposta politica convincente, è necessario porre alcuni paletti». Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Elena Centemero. «Il primo – prosegue la Centemero – è che la democrazia interna è un principio valido sempre: se la si chiede a gran voce, bisogna anche accettarla. Di conseguenza, una volta che la maggioranza ha preso una decisione, è giusto che la minoranza si adegui. Se questo non avviene, è evidente che qualcosa non torna».
Furla a Fitto: «Tradisci per trenta poltrone»
«Giocare a fare il primo della classe, provando così a perseguire solo meri interessi personali non è corretto. In Forza Italia si sta se si lavora per l’affermazione del movimento, il cui leader è Silvio Berlusconi. Anche oggi, anticipando come voterà sulle riforme senza attendere le decisioni del partito, Fitto continua a sbagliare. Le sue provocazioni, finalizzate a danneggiare l’immagine politica di Forza Italia, disgregandola, vanno respinte». Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Maria Rizzotti. «Mai come adesso è necessario – aggiunge la senatrice – privilegiare e lavorare per l’unità del partito e del centrodestra, stringendosi attorno alla leadership del presidente Berlusconi per tornare a vincere in questo Paese, i cui dati economici sono catastrofici». «È questo il sentimento diffuso sui territori dove la nostra gente è sempre più disgustata dal protagonismo distruttivo dell’esponente pugliese. Ovviamente – conclude Rizzotti – sarà Berlusconi, anche sulle riforme e sulla legge elettorale, a darci la linea e a decidere come voteremo». Durissimo Simone Furlan, componente dell’ufficio di presidenza di Forza Italia: «Raffaele a questo punto dovresti solo vergognarti, pensi forse che il nostro elettorato si faccia abbindolare dalle tre cavolate politiche, che solo oggi poni, dopo 20 anni in cui silenzioso e ossequioso hai avuto tutto da Silvio Berlusconi? Mi colpisce il tuo atteggiamento codardo di alzare lo scontro velocemente perché entro un mese il leader, quello vero, il più votato nella storia della nostra repubblica, torna libero, sperando di infliggergli il corpo mortale». Furla chiosa con un invito all’europarlamentare: «Non c’è spazio per i giuda che tradiscono il padre per trenta poltrone. Abbi la dignità di andartene».