È tempo di pagelle… E parte la stangata delle ripetizioni private
Tanto per cambiare è in arrivo una nuova batosta. E tanto per cambiare riguarda la scuola. O meglio, le famiglie con figli bisognosi di un aiuto extra scolastico. A giorni arriveranno le pagelle il che, tradotto in termini realistici e statistici per molti genitori significherà mettere mano al portafoglio: in caso di insufficienze, infatti, le ripetizioni private sembrano, ancora, l’unica àncora di salvezza, e a maggior ragione quindi per quel 40% di ragazzi che non avranno i corsi di recupero di metà anno a scuola.
La ricerca di Skuola.net
E in barba alla crisi, alla cinghia da tirare e alla lista delle priorità da riformulare in virtù di crisi e spending review, si scopre che per il rendimento scolastico si è disposti a spendere sempre un occhio della testa: le previsioni di settore, infatti, indicano che una famiglia su 4 supererà i 400 euro e il 6% andrà addirittura oltre i 1000 euro. È quanto emerge da una ricerca di Skuola.net realizzata su 2.500 alunni delle scuole medie e superiori. Due ragazzi su 5, d’altro canto, confessano che la propria scuola non organizzerà in questo periodo corsi di recupero per chi avrà insufficienze in pagella. E comunque, anche chi frequenterà i corsi a scuola, ha già dichiarato di non voler rinunciare alle ripetizioni.
Rimedi ai brutti voti
Il 60% degli studenti ha ammesso, infatti, che in caso di una brutta pagella si rivolgerà proprio ai privati per recuperare, e addirittura 1 su 3 farà ripetizioni a pagamento contestualmente al recupero gratuito a scuola, mentre 1 alunno su 4 farà esclusivamente ripetizioni. Il restante 40% degli studenti, invece, rinuncerà alle lezioni private: chi perché costano troppo (21%) chi perché le reputa inutili (19%). Circa il 20% degli studenti spenderà più di 200 euro per le lezioni private, e un altro 25% investirà invece oltre 400 euro: tra questi, il 6% si dichiara disposto a superare addirittura i 1000 euro. Il 15% delineato dall’indagine, infine, resterà tra i 400 e gli 800 euro, il 4% tra gli 800 e i 1000. Insomma, se il 60% dei ragazzi non vive con preoccupazione il momento della pagella, il giorno della verità sui voti scolastici spaventa invece tutti gli altri, per non parlare degli sventurati genitori. Forse anche per questo tra gli studenti è alta la percentuale di chi vuole rottamare la pagella: se per 1 ragazzo su 6 è inutile e mette solo pressione, per quasi 1 su 3 non è il metodo adatto per valutare gli studenti. Figuriamoci per i genitori…