Feyenoord, polizia olandese indecente come i tifosi. Barcaccia vendicata

27 Feb 2015 10:32 - di Gloria Sabatini

Mezza Italia con il fiato sospeso a tifare Roma, a sperare nella rivincita della squadra capitolina sui barbari tulipani, gli invasori che una settimana fa hanno oltraggiato il centro storico della Capitale. Scongiuri andati a buon fine per una partita tesissima (il ritorno di Champion League Feyenoord-Roma) che si è conclusa con la vittoria della squadra di Totti.

Roma-Feyenoord: vendicata la Barcaccia

“Vendicata la vergogna di piazza di Spagna”, è il mantra che corre sulla rete, “Orgasmo da Rotterdam” è il titolo non proprio elegante scelto dal Tempo in prima pagina. Poco british ma efficace. Sul web si rincorrono post di esultanza che sconfinano dal dato calcistico: tra i commenti più gettonati quello che ironizza sulla pioggia venuta giù per novanta minuti (“non è acqua è la pipì del Bernini”). È stato un match indecente (sospeso per quindici minuti) per l’inciviltà dei tifosi del Feyenoord, che hanno lanciato in campo oggetti di ogni genere preceduto da ore di guerriglia psicologica e pugno di ferro della polizia olandese sugli oltre 2300 tifosi della Lupa in trasferta a Rotterdam. Per non dire della banana gonfiabile lanciata in campo all’indirizzo di Gervinho. Incommentabile: se fosse accaduto in Italia sarebbe venuto giù il mondo.

Il pugno di ferro della polizia

«Siamo pronti ad accogliere tutti gli italiani, sappiano che sono persone perbene, lo faremo nel migliore dei modi», aveva annunciato la Polizia di Rotterdam a poche ore dal fischio d’inizio. Ma le cose sono andate molto diversamente: la cronaca rimbalzata in Italia riporta inizialmente la notizia di 83 tifosi romanisti fermati per più di sei ore. Poi le cifre si gonfiano insieme all’indignazione: in 400 sono stati caricati su un pullman portati in campagna e identificati, tra questi anche il consigliere regionale del Pd, Fabio Bellini, insieme al figlio. «Ci hanno deportato. Nessun poliziotto parlava in inglese, si esprimevano a gesti…». Ecco la civiltà del paese che ha dato in natali a Van Gogh. Uno scandalo doppio se si pensa al vandalismo degli ultrà olandesi che sette giorni fa hanno messo a ferro e fuoco Roma.

La denuncia dei politici

«Un’azione  a dir poco sopra le righe» per la quale Fabrizio Ghera, capogruppo capitolino di Fratelli d’Italia, ha chiesto lumi al governo tramite la Farnesina. «Arrivano notizie da parte di alcuni responsabili del tifo organizzato della AS Roma sul trattamento dei tifosi, perquisiti e schedati come fossero dei violenti, inaccettabile». Oltre il danno la beffa, scrive su Facebook Giorgia Meloni, «se è vero che la polizia olandese sta riservando un trattamento particolarmente duro ai tifosi della Roma arrivati a Rotterdam (scrive prima della partita), sarebbe di una gravità inaudita. Perquisizioni, foto e identificazioni la polizia le faccia ai tifosi olandesi che ubriachi e drogati vanno in giro per l’Europa come branchi a distruggere tutto quello che trovano, non agli italiani. Mi aspetto un intervento immediato da parte del governo italiano».Un sospetto confermato dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che più cautamente dedica un  pensiero ai tifosi romanisti «che “sembra” stiano vivendo dei momenti di difficoltà».

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