Forza Italia, Fitto in Veneto: «Con la Lega per l’alternativa a Renzi»
Si consuma in Piemonte il nuovo capitolo dello scontro interno a Forza Italia: i fittiani Ettore Puglisi e Valter Zanetta, rispettivamente coordinatore cittadino di Torino e provinciale di Verbania sono stati commissariati. A darne notizie è stato lo stesso Raffaele Fitto, che sul suo blog ha parlato di «un vero e proprio allarme democratico nel nostro partito in tutta Italia» e che poi, nel corso di un incontro in Veneto, è intervenuto sull’importanza della Lega contro Renzi.
«Con la Lega un terreno comune»
«Con la Lega abbiamo un terreno comune che è quello dell’alternatività al governo Renzi. E mi auguro che su questo ci sia una compattezza, a partire dal Veneto, dove deve essere rilanciata l’azione di governo positiva di questi anni», ha detto Fitto a Padova. «La Lega fa la sua parte», ha proseguito l’eurodeputato, ricordando che il Carroccio «sostiene dei temi sui quali noi abbiamo magari delle sensibilità diverse, penso ai rapporti con l’Europa. Noi non siamo dell’idea di uscire dall’euro. Noi vogliamo mettere in campo una politica forte che possa modificare i trattati, possa mettere in discussione il fiscal compact, possa immaginare una politica di tagli fiscali adeguati per uscire dall’austerity».
In Forza Italia «metodi inaccettabili»
Toni totalmente diversi sono stati riservati invece alla questione degli equilibri interni. «Incredibile notizia», «metodi illiberali assolutamente inaccettabili», «assurde ritorsioni» sono solo alcune delle espressioni utilizzate da Fitto per commentare i commissariamenti piemontesi, che fanno seguito alla rimozione di Francesco Amoruso, un altro fittiano, dall’incarico di coordinatore regionale della Puglia, avvenuta la settimana scorsa. E, soprattutto, che si verifica alla vigilia della convention dei “Ricostruttori”, che si terrà a Torino il 14 marzo. «Di cosa sono “colpevoli” questi amici? Di voler liberamente e democraticamente discutere in un’assemblea del futuro di Forza Italia e del centrodestra», ha scritto Fitto, esprimendo solidarietà ai due dirigenti commissariati e ricordando che invece nessun provvedimento fu preso dopo «la clamorosa sconfitta elettorale». Circostanza che, per Fitto, «aggiunge un ulteriore elemento di grottesco».
L’appello per «un vero confronto democratico»
Ma per il leader dei “Ricostruttori” «sarebbe troppo facile addossare tutte le responsabilità» a Gilberto Pichetto, il coordinatore di Forza Italia in Piemonte, che per Fitto «è solo un burocratico esecutore di una linea sbagliata che fa capo ai vertici nazionali». Per questo l’appello-avvertimento dell’eurodeputato si rivolge a Roma: «Avete due scelte, o chiudervi tristemente in un bunker, oppure dare un segno di lungimiranza e consentire un vero confronto democratico per rilanciare il partito e la coalizione. Forza Italia e il centrodestra – ha concluso Fitto – hanno bisogno di una libera competizione di idee e di consenso, non di prepotenze».