Grillo: «Renzi? È come Bruto, Giuda e Maramaldo»
Beppe Grillo scatenato e incontenibile: sfoga la sua frustrazione sul blog e ricopre di contumelie Renzi, associando il suo nome ad alcuni tra i personaggi più negativi della storia. «Renzie è stato degno di Machiavelli? No! Ha agito in funzione delle circostanze e si è comportato da Bruto, Maramaldo e Giuda, oltre che mancare (come sempre) alla parola data, anche se mancare di parola al capo di un partito fondato insieme alla mafia non è peccato».
«Una specie di Carnevale»
Secondo Grillo è «avvenuto una specie di Carnevale anticipato durante il quale i problemi del Paese sono stati accantonati». Grillo è davvero in tema di metafore giocose: scomoda anche il Palio di Siena, dove «la regola è nessuna regola trasferito in Parlamento. Si parla di vittorie e sconfitte (l’Italia è sullo sfondo e c’entra poco o nulla) e nessuno ci sta ad aver perso. È sempre l’altro partito, capo corrente, l’ala dissidente o quella maggioritaria ad esserne uscita con le ossa rotte. Berlusconi ha perso? No! ha vinto». Tra tante accuse a destra e a manca, Grillo dimentica però di dire che a uscirne con le ossa rotte sono stati proprio lui e il suo movimento, con le Quirinarie rivelatesi un flop, con le vistose defezioni nella file dei suoi parlamentari, con l’occasione perduta di far valere la massa critica del M5S tra i grandi elettori.
Contro la Boschi
Grillo se la prende anche con il ministro Boschi. Sulla norma fiscale salva-Berlusconi – tuona – «la Boschi ci fa o ci è?». Sul blog sono aspramente commentate le parole del ministro che nel corso della trasmissione di Giletti su Rai 1 ha sostenuto che la soglia del 3% non è una «norma per Berlusconi visto che in Francia hanno una norma uguale, con una soglia più alta, non del 3% ma del 10% di non punibilità dell’evasione fiscale ai fini penali». È l’ennesimo attacco di uno showman che sta perdendo progressivamente il suo pubblico.