I giornali del 26 febbraio visti da destra: dieci titoli da non perdere
Sui giornali di oggi, visti da destra, domina la notizia della manifestazione organizzata dalla Lega per sabato a Roma, con il rischio di incidenti a causa della contromanifestazione indetta dall’ultrasinistra. Le interviste in proposito a Giorgia Meloni e Gianluca Iannone. E poi, ancora, la riforma della Rai, il caso Heiddeger, le polemiche sulla Consulta dell’Islam, la paralisi dell’Onu, le difficoltà della stampa israelitica in Germania e la protesta contro il regime di sinistra in Venezuela.
1) La Lega in piazza sabato a Roma, intervista alla Meloni: «Con Matteo per costruire insieme una destra giovanile» (la Repubblica, pag.13)
In vista della grande manifestazione della Lega sabato in piazza del Popolo a Roma la Repubblica ha intervistato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che ha confermato la sua presenza. Quanto alle critiche di Fini verso di lei risponde: «Dice che sono una mascotte di Salvini? Mi ferì quanto uccise An, ora se mi critica vuol dire che sono nel giusto».
2) La Lega in piazza sabato a Roma, intervista a Iannone: «Contro di noi usano metodi mafiosi ma non ci spaventano» (Il Tempo, pag.3)
Gianluca Iannone, leader di Casapound (che sabato sarà alla manifestazione della Lega a Roma), intervistato dal Tempo ha dichiarato: «La sinistra usa metodi mafiosi per cercare di intimidirci. Noi non cederemo alle provocazioni, ma non riusciranno a farci indietreggiare o a tapparci la bocca. Da 50 anni la violenza viene da una parte sola, da parte di chi poi si inventa le infiltrazioni di fantomatici black bloc per nascondersi».
3) La Lega in piazza sabato a Roma: contro Salvini anche bimbi rom e claque a comando (Il Tempo, pag.3)
L’attore Elio Germano ha registrato un video per sponsorizzare la manifestazione dell’ultrasinistra contro il leader della Lega, utilizzando bimbi rom e applausi a comando. L’attore romano, nel suo intervento improntato ai luoghi comuni della sinistra, ha perfino citato un documento dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso Usa, anno 1919, in cui si parlava degli italiani che arrivavano in America. «Ma cosa c’entra?», si chiede Massimiliano Lenzi suol Tempo.
4) La Lega in piazza sabato a Roma, la destra radicale romana si converte al neoleghismo (Il Messaggero, pag.13)
Alla manifestazione della Lega sabato a Roma non aderiranno solo Fratelli d’Italia e Casapond, ma anche varie altre formazioni di destra, scrive Claudio Marincola sul Messaggero. «Salvini attrae anche i piccoli: gli ex storaciani dell’Unione della Tuscia (Patrizia Grilli), l’ex An Fabio Sabbatani Schiuma, presidente di Riva Destra, Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e presidente di Difendiamo d’Italia, l’ex grillino Sebastiano Caputo, il tedesco Goetz Kubischek, leader di Pegida, un movimento antislamico a nato a Dresda due anni fa.
5) Come Renzi vuol cambiare la Rai: mettendo dentro i suoi (Libero, pag.5)
La bozza della riforma della Rai lascia intatti i poteri della politica. Secondo il piano di Renzi, i cinque rappresentanti del Cda sarebbero nominati da una fondazione di undici membri, la maggioranza dei quali verrebbe scelta dal Pd. Con queste norme – scrive Franco Bechis su Libero – potrebbero diventare presidenti o consiglieri dell’ente anche Rutelli, Prodi, Veltroni, la Melandri, Fini o Bertinotti.
6) Alfano fa entrare nella Consulta per l’Islam l’ala radicale (il Giornale, pag.17)
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha presieduto un incontro con i rappresentanti di varie comunità e associazioni islamiche (praticamente una nuova Consulta), al cui interno – scrive Gaia Cesare sul Giornale – entrano sette membri dell’Ucoii, associazione direttamente collegata ai Fratelli Musulmani che rappresentano l’Islam più radicale, e non c’è nemmeno uno sciita.
7) Il caso Heidegger fa ancora discutere (Avvenire, pag.24)
Continua a far discutere la scelta del grande filosofo Martin Heidegger a favore di Hitler e del nazionalsocialismo. Non ebbe mai pentimenti – scrivono Giovanni Reale e Dario Antiseri su Avvenire – e a nulla servì il tentativo di Karl Jasper di ottenere da lui una sorta di “ritrattazione”. Nei suoi “Quaderni neri”, pubblicati solo l’anno scorso e in parte, quel che è emerge è il suo antisemitismo, non più solo implicito, effetto collaterale del nazismo, ma affermato e rivendicato come parte integrante della sua filosofia.
8) Onu paralizzata di fronte alle violenze nel mondo (La Stampa, pag.11)
Amnesty International ha presentato il suo rapporto annuale, denunciando che «il 2014 è stato un anno catastrofico per milioni di persone intrappolate nella violenza». E chiede che i 5 Grandi del Consiglio di Sicurezza (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) – scrive Enrico Caporale sulla Stampa – rinuncino al diritto di veto nei casi di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità.
9) Venezuela, tre signore guidano la lotta al governo di sinistra di Maduro
Si chiamano Lilian, Corina e Mitzy: sono loro, secondo quanto racconta Sara Gandolfi sul Corriere della Sera, a guidare l’opposizione al governo di sinistra del presidente Maduro, che affronta con il pugno di ferro il malcontento e la rabbia della popolazione. Fra gli oppositori arrestati c’è anche Antonio Ledezma, sindaco di Caracas. Le tre signore sono scese in piazza “contro la violenza per la libertà”.
10) In Germania i giornali israeliti arrivano a casa come stampa clandestina (Il Foglio, pag.19)
Giulio Meotti cita sul Foglio il caso della rivista mensile della Comunità ebraica di Berlino, lo Judisches Berlin, che viene consegnato agli abbonati in una busta anonima, non identificabile. «Abbiamo deciso di farlo per ridurre la probabilità di ostilità nei confronti dei nostri più di diecimila membri della comunità», spiega il portavoce del giornale Ilan Kiesling. Le ostilità sono quelle che provengono da ambienti islamici.