I grillini al corteo No Tav, Forza Italia al cantiere: «Opera fondamentale»
Ha raggiunto piazza Castello, nel centro di Torino, il corteo No Tav aperto dai sindaci della Val Susa che chiedono di destinare alle “reali necessità” del Paese le risorse della Torino-Lione. Al corteo hanno preso parte circa 4 mila persone secondo le forze dell’ordine. In coda alla manifestazione un gruppo di antagonisti, che ha lanciato uova contro la facciata della caserma dei carabinieri di via Cernaia, lungo il percorso del corteo. Il gesto è stato contestato dai No Tav e c’è stato qualche momento di tensione – ma nessun incidente – con il servizio d’ordine della manifestazione. Molti i disagi sulla linea ferroviaria Torino-Milano a causa di un centinaio di No Tav, partiti da Milano Centrale e diretti nel capoluogo piemontese per la manifestazione.
Lanciano uova e non pagano il biglietto
Privi di biglietto, i manifestanti hanno occupato i binari della stazione di Novara, causando ritardi alla circolazione ferroviaria fino a 160 minuti e la cancellazione di alcuni treni. Il convoglio ha raggiunto la stazione di Torino Porta Susa, che è stata inibita ai passeggeri per consentire alle forze dell’ordine l’identificazione dei No Tav senza biglietto. I manifestanti, che volevano prende parte al corteo contro la Torino-Lione, si sono rifiutati di scendere dalle carrozze e hanno chiesto di raggiungere la stazione di Torino Porta Nuova. Successivamente hanno dato vita a un corteo per le vie del centro di Torino i No Tav che in treno hanno raggiunto il capoluogo piemontese da Milano, causando gravi disagi alla circolazione ferroviaria lungo la linea. I manifestanti, un centinaio circa, hanno acceso alcuni fumogeni e scandiscono slogan con cui chiedono la liberazione di alcuni loro compagni. Solidali i grillini: «Il popolo No Tav ha dimostrato ancora una volta di essere più forte della repressione. Eravamo in molti a manifestare nonostante il maltempo e nonostante l’intervento antidemocratico delle forze dell’ordine che hanno bloccato i treni provenienti da Milano», ha detto il Movimento 5 stelle. «Oggi in piazza a Torino – si legge in una nota – abbiamo ribadito un concetto che dovrebbe essere condiviso da ogni buon amministratore del nostro Paese. Il Tav non serve, se non alle solite lobbies politico-economiche. E dietro questi interessi si celano gli appetiti delle mafie, come dimostrato dalle recenti inchieste della magistratura.
Gli azzurri: appoggiamo la realizzazione dell’opera
La lotta alla grande opera inutile – conclude il M5S – non si ferma certo qua. Continueremo ad opporci a questo scempio nelle istituzioni così come in prima linea sul territorio». Invece parlamentari, consiglieri regionali e amministratori di Forza Italia hanno visitato il cantiere della Torino-Lione. L’iniziativa, organizzata dal responsabile nazionale trasporti del partito Mino Giachino, si è svolta in concomitanza con il corteo No Tav di Torino per ribadire «l’appoggio alla realizzazione dell’opera più importante per la futura rete europea dei trasporti su rotaia».