I nostri militari pronti per la Libia. Ruolo centrale per i parà della Folgore
L’Italia è pronta a guidare in Libia una coalizione di paesi dell’area europei e dell’Africa del Nord per fermare l’avanzata del Califfato, che è arrivato a 350 chilometri dalle nostre coste. Lo si legge su congedatifolgore.com. La nostra missione può essere numericamente importante, vista la comodità logistica. Il rischio è imminente e L’Italia ha esigenze di difesa nazionale.
I piani sono pronti, cruciale la Folgore
Da settimane, anzi mesi, i vertici militari li stanno definendo e ritoccando alla luce della travolgente avanzata delle armate nere dell’Isis. Sarà il Coi-Comando operativo di vertice Interforze a Roma Centocelle, al cui vertice si trova il Generale dicorpo d’armata Marco Bertolini, a pianificare l’eventuale intervento. È quasi cert0 l’impiego di truppe di terra. Un ruolo centrale lo avranno i paracadutisti della Folgore Previsto l’impiego di una robusta componente di forze speciali sotto comando Comfose e dei carabinieri paracadutistidel Tuscania. Quasi certa anche una aliquota di fucilieri di Marina del San Marco.
Le navi e i servizi di sicurezza
Schierate la portaerei Giuseppe Garibaldi e unità navali che pattuglieranno le coste e svolgeranno il trasporto truppe e materiali.
Sul dossier Libia si stanno applicando sia il capo di Stato maggiore della Difesa uscente l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli sia il generale Claudio Graziano. Sotto pressione i servizi di sicurezza tutta la rete d’intelligence in Nord Africa. I nostri agenti dei servizi sono concentrati sulla prevenzione di possibili atti terroristici pianificati in territorio libico ma da consumare in Italia.