Immigrazione: ogni migrante ci costa 1000 euro, gli invalidi italiani 280
I dati sull’immigrazione sono sempre più negativi e passano nei titoli di coda perché il centrosinistra vuole mascherarli, per nascondere il proprio fallimento. Quest’anno già si sta superando ogni record di ingresso di migranti sul nostro territorio, una sorta di “accomodatevi tutti” senza il minimo controllo. L’anno scorso, invece, sono sbarcate 180mila persone, un numero enorme. E di queste centomila sono sparite nel nulla, non si sa niente, né se sono entrate nella ragnatela della criminalità organizzata né se vivono ai margini, con tutti i pericoli che ne derivano.
Ogni immigrato costa 1000 euro, gli invalidi italiani 280
Di questa massa incredibile di scomparsi, ben 3500 erano minori che potrebbero essere finiti nel racket della prostituzione. Un altro numero che deve far riflettere e che causa le proteste degli italiani: 80.000 migranti o rifugiati sono a carico dello Stato italiano, hanno colazione, pranzo, cena e tessera telefonica, a spese degli italiani negli alberghi di mezza Italia. A conti fatti, ogni immigrato ci costa mille euro, mentre gli invalidi italiani, quelli veri, prendono dallo Stato 280 euro.
E si moltiplica il pericolo delle infiltrazioni terroristiche
Il rischio cresce di giorno in giorno, con i terroristi dell’Isis che potrebbero entrare tranquillamente tra i migranti. «Premessa tutta la sfiducia possibile che ho nei confronti dell’Onu, della Nato, e della Ue, che sono gli artefici del disastro in Libia, in Iraq, in Siria, in Afghanistan e in mezzo mondo – ha detto Salvini – prima di dire di sì a qualsiasi intervento, non di terra perché sarebbe una macelleria, ma un intervento militare per sterminare l’Isis, che va sterminato, pretenderei: in primis la sospensione di qualsiasi intervento tipo Mare Nostrum e poi la sospensione delle sanzioni economiche contro la Russia perché la Russia deve essere un alleato per combattere questa battaglia. Con queste due premesse potrei intervenire contro i fanatici islamici».
Prioritario lo stop all’immigrazione
Per Matteo Salvini lo stop all’immigrazione è comunque una priorità a prescindere dall’Isis: «Anche se non ci fossero problemi di infiltrazioni terroristiche, ha un costo sociale che non possiamo permetterci. Quindi, al di là delle infiltrazioni terroristiche che mi preoccupano e vengono segnalate come possibilità dai servizi segreti di mezza Europa, se Matteo Salvini diventasse adesso Presidente del Consiglio, la prima cosa che farei sarebbe chiamare la Marina Militare e la Guardia Costiera e dire: «Voi soccorrete tutti ma non ne fate sbarcare più uno, come l’Australia, la Spagna, Malta, la Grecia, noi soccorriamo tutti perché nessuno deve morire in mezzo al mare, ma riportiamo queste persone là da dove sono partite. Non ci possiamo permettere un’invasione così come quella che stiamo subendo».