Impazza il cyberbullismo tra i minori: ecco le cattive abitudini da correggere
Internet e tante cattive abitudini tra i minori. Uno su tre fa nuove conoscenze online e accetta amicizie da estranei. Uno su 5, poi, incontra questi sconosciuti offline. La cornice generale, poi, è che in media 4 genitori su 10 non danno limiti all’uso del web e uno su 4 è all’oscuro delle attività dei figli connessi. Lo rileva l’indagine La dieta mediatica dei nostri figli” presentata da Moige e Polizia postale e delle comunicazioni e condotta dal professor Tonino Cantelmi dell’Università Lumsa. Morale: nel 2014 sono aumentate, tra i minori, le vittime di cyberbullismo, rispetto all’anno precedente.
Problema sottovalutato
La “dieta” mediatica che ne è emersa è completamente sbilanciata. Il pericolo cyberbullismo tra i giovanissimi è presente da un pezzo, ma la “bulimia” da Internet non accenna comunque a diminuire, denuncia il Moige, alla quarta edizione della campagna di formazione e informazione Per un web sicuro rivolta agli studenti delle scuole medie. Tanti gli errori da correggere e le contromisure da adottare,una volta conosciute le modalità del fenomeno. Dall’indagine emerge che nove ragazzi su 10 navigano abitualmente su internet, 6 su 10 lo fanno da soli e, in generale, un genitore su 4 conosce poco o per niente le attività online dei propri figli. Solo un minore su 7 si connette per studiare, mentre il 24% chiatta.
Cyberbullismo in aumento
Nel 2014 sono aumentate, tra i minori, le vittime di cyberbullismo. Dalle denunce raccolte dalla Polizia postale emerge che dall’1 gennaio al 31 dicembre gli under 18 vittime di cyberbullismo sono stati 345, contro i 190 del 2013, e il reato più diffuso è il furto di identità nei social network (114 casi denunciati nel 2014, 23 nel 2013). Ma è solo la punta dell’iceberg, dal momento che si potrebbe stimare un volume reale di casi “5-6 volte” superiore rispetto a quelli denunciati. I giovani internauti si rivelano utenti vulnerabili e “poco consapevoli”, visto che 6 adolescenti su 10 sottostimano la reale gravità della situazione affermando senza problemi di essersi divertiti nel riceve o inviare foto e video “hot”.