Insultato per le banlieu di Parigi perché ebreo: ecco il video choc
Fa discutere su internet il video dell’esperimento di Zvika Klein, un giornalista israeliano del sito Nrg, che si è aggirato per le vie di Parigi con indosso la kippah, il tradizionale copricapo da ebreo osservante, per testare se la capitale francese sia un posto sicuro per la comunità ebraica. In silenzio, senza mai rispondere alle provocazioni, il giornalista ha incassato insulti sulla sua appartenenza religiosa, minacce omofobe, sputi. «Nelle zone turistiche – ha osservato Klein – l’atmosfera è relativamente calma. Ma più ci si allontana (verso le banlieue periferiche), più gli sguardi sono di odio, e i commenti, i comportamenti mi fanno sentire a disagio».
La denuncia del Consiglio d’Europa
In Francia si registra «un aumento degli atti e dei discorsi xenofobi, antimusulmani, antisemiti e omofobi, anche su social network», e «troppi atti e discorsi di odio non danno luogo a denuncia e procedure legali». Lo rileva un rapporto del Consiglio d’Europa, basato su rilevazioni effettuate in settembre, presentato oggi a Parigi dal commissario ai Diritti umani, Nils Muiznieks. In particolare, precisa il rapporto, «nella prima metà del 2014 gli atti antisemiti sono virtualmente raddoppiati», e anche «gli atti antimusulmani, che nell’80% dei casi sono contro donne, e gli atti omofobi, che nel 2013 sono stati uno ogni due giorni», sono in crescita. «Profanare significa insultare tutte le religioni», lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, che oggi si è recato a Sarre-Union, dove la settimana scorsa sono state profanate 250 tombe in un cimitero ebraico. Il presidente francese ha poi assicurato che «la protezione dei luoghi di culto verrà mantenuta per tutto il tempo necessario».