Landini (Fiom) sorprende tutti: Berlusconi è molto meglio di Renzi
Renzi? Meglio, molto meglio Berlusconi. È la dichiarazione che non ti aspetti, perché arriva dal leader sindacale più rosso che c’è: Maurizio Landini, della Fiom, l’ala metalmeccanica della Cgil. Il premier-show non ha rispetto per gli altri e lo dimostra ogni giorno. Non ammette nemmeno gli errori commessi sul tema del lavoro, con nuove norme che peggiorano la situazione per tantissime famiglie. La Cgil scende in piazza e Renzi fa finta di non vedere e non sentire. In passato, invece, con Berlusconi, il sindacato ha avuto modo di sedersi al tavolo e trovare soluzioni per i più deboli.
«Vero, Berlusconi è meglio di Renzi»
Il presidente del Consiglio va comunque per la propria strada e decide solo con chi sostiene il governo – ministri e sottosegretari – spesso senza neppure prendere in considerazioni le conseguenze negative delle sue scelte. «È chiaro – osserva Landini ironicamente – che su questo versante c’è un aspetto un po’ padronale e autoritario del ragazzo». E il ragazzo in questione è Renzi, il cui pensiero è ormai noto a tutti: il sindacato lo si incontra, ma poi si decide anche senza il suo via libera. La ferita brucia, tanto che Landini arriva a benedire l’operato di Berlusconi e del suo governo di centrodestra. «Il Cavaliere – sostiene – di fronte a manifestazioni e scioperi si confrontò e discusse con i sindacati», invece Renzi «sta usando la crisi del sistema politico italiano per far passare le proposte della Confindustria».
Lavoratori e giovani all’opposizione
E non a caso c’è questo riferimento all’associazione degli imprenditori. In materia di pubblico impiego le cose non vanno certo meglio: nella veste di datore di lavoro questo governo è considerato il peggiore di tutti i padroni. Ma c’è di più. «Siamo di fronte – fa notare Landini – a un governo che non è stato eletto da nessuno e anche il programma di Renzi non è mai stato sottoposto alla verifica di qualcuno». Il presidente del Consiglio «ha deciso di andare avanti nonostante non abbia il consenso di lavoratori e giovani». Secondo Landini l’aspetto ”autoritario” di Renzi ” mette in discussione la tenuta democratica di questo Paese, la dignità e la libertà delle persone. Inoltre non riconosce il diritto di potersi collettivamente associare e questo è grave. C’è una regressione pericolosa del modello sociale del nostro Paese».