Libia, Putin in campo: la Russia pronta a combattere contro l’Isis
In Libia entra in campo Putin, nonostante ci sia una parte dell’Occidente che – anche di fronte al pericolo dell’estremismo islamico – continui a considerare il leader russo come il principale nemico. I tagliatori di teste dell’Isis vanno fermati, costi quel che costi, e Mosca non è disposta a rimanere alla finestra. E probabilmente il suo appoggio potrebbe rivelarsi fondamentale. Anzi, decisivo.
Putin pronto a impegnarsi in Libia
Il rappresentante permanente russo all’Onu, Vitali Ciurkin, non ha escluso la partecipazione di Mosca a un’eventuale coalizione internazionale contro lo Stato islamico in Libia, in particolare garantendo un blocco navale per impedire l’arrivo di forniture di armi ai terroristi. L’ha riferito la Tass, dopo la riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza Onu sull’emergenza libica.
Le parole del rappresentante russo all’Onu
«Da un punto di vista politico – ha dichiarato Ciurkin – non lo escluderei. Ma questa non è una mia decisione. Se la Russia ha potuto partecipare alle operazioni al largo delle coste somale, perché non potrebbe fare lo stesso nel Mediterraneo?», ha aggiunto, ricordando che l’Isis ha colpito l’Egitto, con il quale la Russia ha rapporti di amicizia.
I paletti messi da Londra
Una mossa da scacco al re. Che induce molti Paesi europei a mettere ancora paletti. Da Londra arriva un allarme: c’e’ un pericolo reale ed attuale che la Russia cerchi di destabilizzare Estonia, Lituania e Lettonia»., avverte il ministro della Difesa britannico Michael Fallon. A suo giudizio il rischio è che Mosca utilizzi nei paesi del Baltico «la stessa tattica» aggressiva usata in Ucraina.