Marino nel caos, le opposizioni contro la “Svendopoli” degli immobili
A.A.A. Vendesi Appartamenti. Chiamare Campidoglio. È maratona in assemblea capitolina sulla delibera che prevede la vendita di oltre 600 immobili di proprietà del Comune di Roma. Prevista una seduta fiume prima del via libera dell’Aula. Le opposizioni insorgono – centrodestra in testa, da FdI a Ncd – e bocciano l’operazione bollandola come “Svendopoli”. E continuano la loro battaglia a colpi di blitz di protesta in consiglio comunale, emendamenti ed esposti: dalla Corte dei Conti all’Autorità Anticorruzione passando per il Prefetto fino al Tar.
È una “Svendopoli”
La maggioranza di Marino tira dritto noncurante delle proteste e lasciando le briciole a uno straccio di dibattito su una questione delicata per l’immagine di Roma. Alcuni attivisti della Lista Marchini hanno esposto i cartelli “Svendesi patrimonio immobiliare di Roma Capitale”, “Non svendo sogni ma solide realtà”, mentre alcuni consiglieri municipali di Ncd hanno manifestato indossando t-shirt rosse con la scritta “Svendopoli” e al grido “Vinci casa con Marino”. Basta ai “furbetti’”degli affitti e a chi paga 90 euro al mese per vivere nel cuore di Roma, in un appartamento di proprietà del Comune vista Colosseo o Fori imperiali.
Marino impedisce il dibattito
Il Campidoglio lancia l’operazione “trasparenza” e si prepara a vendere i suoi gioielli di famiglia per rimpolpare le casse capitoline. «Anche oggi la giunta Marino ha messo in scena uno spettacolo deprimente, chiudendo a qualsiasi proposta di miglioramento della delibera in termini di trasparenza ed equità». Quest i termini della protesta. La svendopoli di Marino è un autentico schiaffo alla città e favorirà solo furbetti, privilegiati ed evasori, aggiungono i consiglieri municipali che hanno dato vita in Aula Giulio Cesare a un flash mob.