La prima, che è stata ampiamente discussa, è quella relativa alle banche popolari: uno degli ultimi “presidi” di storia economica nazionale e di finanza a misura d’uomo sta per essere smantellato rendendo conquistabili quelle banche locali e popolari da parte dei grandi complessi finanziari, anonimi e lontani dalle realtà locali, probabilmente stranieri ma – anche se fossero italiani – concentrati nelle capitali economiche che sono Milano e Torino. E ciò si aggiunge alla “privatizzazione” della “Banca d’Italia”, effettuata sotto il governo Letta ma senza alcuna osservazione critica da parte dell’allora sindaco di Firenze.
In tal modo, si potrà arrivare ben presto ad avere il sistema bancario e finanziario italiano posseduto per la maggior parte del suo patrimonio da entità straniere con due gravi conseguenze