Neonata morta, il ministro Lorenzin: «Valuto il commissariamento»
«Attendo il documento finale degli ispettori per assumere le decisioni e iniziative che competono al ministero e valutare se i livelli essenziali di assistenza siano correttamente erogati dalla Regione Sicilia o se ricorrano elementi per un nuovo commissariamento». Lo afferma il ministro Lorenzin, dopo il caso della neonata morta a Catania. L’ipotesi di commissariamento, spiega il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in una nota, sarebbe relativa agli «aspetti di organizzazione e l’appropriatezza per garantire la sicurezza dei pazienti».
Neonata morta: ispettori già al lavoro
«Una cosa così non può e non deve accadere, viste le linee guida nazionali neonatali sulle urgenze che sono state sancite ormai da anni e che devono essere applicate dalle Regioni. Per questo noi abbiamo mandato subito gli ispettori del ministero». Così il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha commentato a Mattino Cinque il caso della neonata morta in ambulanza giovedì. «Ho chiesto – ha detto – che ci sia una verifica anche sulla direzione degli ospedali, su come hanno risposto sulla rete dell’unità di emergenza e un accertamento generale sui Lea». Per quanto riguarda le responsabilità il ministro ha detto di volere «un accertamento delle responsabilità molto chiare». Ma, ha poi ricordato, «c’è un tema molto più grande che riguarda il disservizio delle regioni del sud. In particolare nelle Regioni in piano di Rientro. Lo stato dei livelli di essenziali di assistenza non può essere sottovalutato e ha maggiore importanza dei livelli economici di bilancio di una regione».
Neonata morta: Crocetta si discolpa
Per tutta risposta, il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ritiene di non avere responsabilità e individua altrove le colpe: «Dalla clinica non è stato allertato immediatamente il servizio 118 che ha a disposizione i dati di tutti i centri di rianimazione e delle strutture attrezzate come ambulanze ed elisoccorso; da parte degli ospedali invece non è stata valutata come doveva essere la gravità della neonata e dunque c’è stata una omissione». «Di tutto questo il governo della Regione chiederà conto ai responsabili», sostiene il governatore.