Niente carcere per Schettino, è scontro tra Procura e Tribunale
Sconfessati? Nient’affatto, «il Tribunale ci ha dato ragione su tutta la linea». All’indomani dei 16 anni di reclusione comminati a Francesco Schettino, la Procura di Grosseto smentisce che vi siano polemiche e divergenze di vedute con i giudici che hanno emesso la sentenza. «Noi avevamo chiesto i massimi edittali, il tribunale si è attestato su valori mediani. Schettino è colpevole di tutti i reati», ha detto il procuratore facente funzione Maria Navarro, aggiungendo che «non capisco alcuni commenti e mi viene da ridere».
Le polemiche per il mancato arresto
Eppure su almeno un tema sembra che Procura e Tribunale non la vedano proprio allo stesso modo. «Se scappa? Speriamo che abbia ragione il Tribunale», ha detto Navarro a proposito del mancato arresto del capitano della Costa Concordia, che invece la Procura aveva chiesto. Secondo il Tribunale, però, non c’è un «concreto pericolo che l’imputato si dia alla fuga». «L’accusa non ha offerto alcun elemento in tal senso», hanno aggiunto i togati, che invece hanno accolto elementi giudicati attenuanti: il fatto che nelle fasi del naufragio non si sia nascosto, il comportamento tenuto durante l’obbligo di dimora, il fatto che abbia partecipato alle udienze del processo.
La Procura ricorrerà in Appello?
Le spiegazioni, però, non sono sufficienti a placare le polemiche. La condanna a 16 anni «non è vera giustizia», secondo Umberto Trotti, il naufrago originario di Ferentillo sopravvissuto insieme alla moglie e ai due figli di tre anni e 4 mesi alla tragedia della Costa Concordia. «Meritava solo l’ergastolo, anche se non ci avrebbe comunque riportato la tranquillità», ha aggiunto l’uomo, dicendosi sicuro che Schettino, condannato insieme alla Costa a risarcire complessivamente 12,3 milioni di euro a naufraghi e equipaggio della nave, oltre ad alcuni enti ed associazioni, «in carcere non ci andrà mai». Una tesi che si è diffusa nell’opinione pubblica, che è stata oggetto di un altro intervento minimizzante della Procura. Schettino «andrà in carcere dopo il terzo grado di giudizio, se verranno confermate le nostre accuse», ha detto Navarro, che non ha voluto anticipare nulla sull’eventuale ricorso in Appello contro la sentenza: «Aspettiamo le motivazioni e poi vedremo».