Nodo greco all’Eurogruppo. Tsipras: “Negoziato difficile”

14 Feb 2015 21:20 - di Redazione

“Le trattative all’Eurogruppo di lunedì saranno difficili”. Il premier greco Alexis Tsipras non si fa illusioni. “Un passo avanti importante è stato fatto”, con le discussioni dei tecnici di Atene e della ex troika al lavoro venerdì e sabato per mettere a confronto le posizioni e trovare punti in comune sui cui riprendere il dialogo politico, ma “è presto per parlare di accordo” dice, ben conscio dei paletti che il ministro delle Finanze Yanis Vaorufakis, si troverà davanti. Atene non è disponibile ad un accordo al ribasso e sciogliere il nodo non sarà semplice. “A Bruxelles, i nostri partner hanno incontrato un’altra Grecia, che sa cosa vuole chiedere”, spiega il primo ministro, che evidenzia: “il sostegno del popolo greco sarà ancora una volta la nostra forza”. Intanto la Grecia incassa un rinnovato sostegno dagli Usa. Il consigliere di Obama per l’economia internazionale, Caroline Atkinson, alla Chatham House di Londra chiede si trovi un compromesso “socialmente più equo”, tenendo conto “che la Grecia ha avuto un crollo degli stipendi, del prodotto e una netta crescita della disoccupazione”. E anche i mercati, che venerdì hanno chiuso in area positiva, con Atene in forte rialzo (+5,61%), scommettono su un accordo a breve. Dall’esecutivo Ue, il vicepresidente per Crescita e lavoro Jyrki katainen evidenzia come sia “troppo presto per dire quale sarà il risultato finale”, ma assicura: “La Commissione è molto impegnata ad aiutare Atene. E la cosa più importante è che il governo greco collabori”. L’Eurogruppo “cercherà di trovare una soluzione che sia accettabile per tutti i 19 Stati”, spiega il vicepresidente, che però invita ad “accettare la realtà: in Grecia non è cambiata la situazione economica, anche se è cambiato il governo”. Katainen assicura, “siamo dalla parte del popolo greco, dobbiamo assicurare che la gente abbia medicine e assistenza sanitaria”, ma allo stesso tempo ricorda come “ci sono 19 Stati, governi e parlamenti che devono accettare il piano di aiuti” e ribadisce la necessità che Atene vada avanti con “le riforme per la crescita”, metta mano alla “politica fiscale” e ristabilisca “un clima di fiducia” per gli investitori.

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