Olandesi, ora i sindaci si ribellano. L’Sos di Nardella: siamo lasciati soli

23 Feb 2015 9:45 - di Redazione

Nello scaricabarile tipicamente italiano delle responsabilità delle devastazioni degli hooligan olandesi si fa notare la ribellione dei sindaci. Dopo le imbarazzate dichiarazioni di Ignazio Marino arriva l’allarme piagnucolante del sindaco di Firenze, Dario Nardella, preoccupato dell’imminente sbarco sull’Arno dei tifosi del Tottenham.

Nardella: siamo soli

«Condivido la preoccupazione e il senso di frustrazione di Ignazio Marino, dato che noi sindaci non abbiamo alcun ruolo nei comitati per la sicurezza pubblica. Vi partecipiamo e facciamo proposte, niente di più – racconta al Messaggero Dario Nardella a proposito dell’assalto degli olandesi nella Capitale– mi chiedo che fine abbia fatto la riforma Bianco sul rafforzamento della polizia locale e sul conferimento di maggiori poteri ai primi cittadini in materia di sicurezza urbana». Il successore di Renzi alla guida del capoluogo toscano invita il ministro dell‘Interno a prendere in considerazione un piano per la tutela delle città patrimonio dell’umanità con squadre impegnate in competizioni internazionali. «È vero che noi manterremo alta l’attenzione, ma solo un piano sistematico, strutturato e di lungo periodo per le città d’arte può impedire lo scempio di Roma – spiega Nardella –bisogna mettere in campo sistemi di sorveglianza adeguati».

Dopo gli olandesi Sos Tottenham

Sulla giornata di giovedì, quando il Tottenham arriverà a Firenze, Nardella preannuncia ma massima allearta.  «Bene ha fatto il questore a prevedere misure straordinarie». Una task-force sorveglierà i movimenti dei tifosi del Tottenham fin dal loro arrivo, saranno emesse ordinanze per proibire la vendita di alcolici, ci saranno presidi di polizia nelle piazze e davanti ai monumenti, per evitare disordini come quelli avvenuti a Roma. A

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