Riforme nel “dopo Nazareno”: in Aula volano gli stracci. E i faldoni
Il dopo Nazareno entra nel vivo: e in risposta ai “forzati” delle riforme l’Aula replica con la ribellione e una raffica di emendamenti alla giornata dedica alla riforma costituzionale. Un articolo del Corriere della Sera rivisita e commenta i momenti di tensione – tanti – e le intemperanze degli onorevoli – che arrivano a far volare i faldoni – fino alla guerriglia di espulsioni e recriminazioni culminata nella sospensione dei lavori. L’apice della bagarre si raggiunge con la guerriglia di espulsioni e recriminazioni prodromica alla sorpresa: il relatore azzurro Francesco Paolo Sisto annuncia le sue dimissioni. «Con dolore profondo del giurista nato fra i codici, ma con la coerenza dell’appartenenza, rinuncio al ruolo»… Il passo indietro del presidente della commissione Affari costituzionali preannuncia l’ostruzionismo anticipato nei giorni scorsi da Forza Italia. Dopo gli annunci, lo stralcio del patto dichiarato da Berlusconi in reazione al non mantenimento degli accordi ostentato dal premier Renzi, diventa realtà.
Bagarre in Aula: intemperanze e dimissioni
La maggioranza ha imposto un’accelerazione sulle riforme costituzionali, con cinque giorni, fino a venerdì, di sedute fiume fino a tarda notte, senza escludere una ulteriore coda sabato mattina. L’obiettivo del tour de force, ha spiegato il ministro Maria Elena Boschi, è di concludere la lettura del testo alla Camera entro la fine della settimana. Ma il primo intoppo arriva con la sequela di emendamenti e si intensifica nel rush finale quando, dopo accese discussioni e dimostrazioni plateali di protesta, dalle file di FI arriva l’annuncio delle dimissioni di Francesco Paolo Sisto da relatore alle riforme costituzionali, ruolo che aveva ricoperto assieme al Pd Emanuele Fiano. Ora è definitivamente acclarato: gli azzurri hanno assunto decisamente un profilo indipendente dalla maggioranza. Il calendario prosegue: avanti tutta, dichiarano ostentando uan femrezza che non sono stati in grado di mantenere dai banchi dell’esecutivo: e nonostante gli altri gruppi di opposizione (M5s, Sel, Lega) abbiano chiesto un ritorno del testo in Commissione dopo le dimissioni di Sisto.