Salvini: «Che ci vado a fare al Colle?». E il Quirinale esprime «stupore»
Salvini rifiuta l’invito del Colle: «Che ci vado a fare?». In serata arriva però una nota del Quinale in cui si esprime stupore per le dichiarazioni rese dal segretario della Lega Nord. È un Matteo Salvini scatenato quello che si presenta ai microfoni di Radio Padania in vista della manifestazione del 28 febbraio a Roma.
Il pronostico: centomila in piazza
«Ci saranno centomila persone, una risata li seppellirà», ha detto il segretario leghista ai microfoni di Radio Padania, riferendosi sia a chi dubita del successo della mobilitazione sia all’esecutivo, primo obiettivo della manifestazione. «È stata organizzata per mandare a casa il governo Renzi», ha ricordato Salvini.
«Da Mattarella per il numero del parrucchiere?»
E una risata irriverente il segretario della Lega l’ha rivolta anche al Colle. «Io ci devo andare? Cosa devo chiedere a Sergio Mattarella? Chiedergli il numero di telefono del parrucchiere?», ha detto, parlando degli incontri al Quirinale fra il presidente della Repubblica e i rappresentanti delle opposizioni sulle riforme. Salvini non ha voluto aggiungere altro, preferendo rifugiarsi in un approccio grillino alla questione: ha chiesto che siano i suoi sostenitori a suggerirgli se anche lui debba andare o meno dal capo dello Stato.
Lo “scherzo telefonico” di Salvini
Infine, un approccio da Scherzi a parte radiofonico è stato riservato anche al tema sensibile dell’immigrazione, con una chiamata al numero antidiscriminazioni del governo: «Ci stanno chiamando tanti pensionati italiani che si ritengono discriminati perché le Prefetture non mettono loro a disposizione gli alberghi dati a richiedenti asilo, possiamo dare il vostro numero?», ha chiesto il segretario della Lega, che su facebook, dove era sostanzialmente in diretta come in radio, ha postato il numero e commentato: «Io una telefonata l’ho fatta, non so se ridere o piangere!».