
Scelta civica diventa “Scelta cinica”: ecco gli 8 che passano al Pd
Politica - di Redazione - 6 Febbraio 2015 - AGGIORNATO 6 Febbraio 2015 alle 17:29
Scelta Civica si è sciolta. Otto parlamentari (cinque senatori e tre deputati) passano al Pd, rafforzando la maggioranza. Scelta Civica non esisterà più al Senato: il progressivo sfaldamento del partito voluto da Mario Monti arriva all’epilogo. L’appello ai montiani lanciato dal premier, soprattutto ai senatori del gruppo, a dirigersi verso «un approdo comune» ha sortito il suo effetto. «Accogliamo l’invito di Renzi a un percorso e a un approdo comuni. Per questo aderiamo ai Gruppi del Pd di Senato e Camera, alcuni di noi anche al partito». Lo scrivono in una nota la senatrice e ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, i senatori Alessandro Maran, Linda Lanzillotta, Pietro Ichino, Gianluca Susta e i deputati Ilaria Borletti Buitoni, Irene Tinagli e Carlo Calenda (che è anche viceministro all’Economia).
Domenica il congresso di Scelta Civica
Enrico Zanetti, sottosegretario all’economia, accusa i transfughi di scelta «demenziale». «Trovo stupefacente – attacca Zanetti – il comunicato del premier per l’occasione nella veste di segretario del pd, in cui ringrazia i senatori di Scelta civica per aver votato le riforme e il presidente della Repubblica. Domenica noi faremo il nostro congresso e se magari Matteo Renzi fa un salto riesce pure a spiegarci di quali approdi comuni parla e scusarsi con i nostri parlamentari. Trovarsi dentro a un Pd guidato in questo modo deve essere difficile, entrarci su chiamata demenziale. Poi ognuno faccia quel che crede». (Nella foto Stefania Giannini e Linda Lanzillotta e Ilaria Borletti Buitoni).
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