Scioperano i vigili e Roma va in tilt. Marino, intanto, sonnecchia

12 Feb 2015 13:20 - di Lando Chiarini

Roma in tilt, mezzi pubblici che si muovono a singhiozzo, praticamente paralizzata la zona intorno alla stazione Termini e piazza della Repubblica. È l’effetto-sciopero dei vigili urbani della Capitale che hanno inteso così rispondere al sindaco Marino che li ha accusati di assenteismo di massa, per la cosiddetta “epidemi” di Capodanno, quando il Campidoglio denunciò l’assenza «ingiustificata» di centinaia e centinaia di caschi bianchi durante la notte di San Silvestro. Un’accusa cui i “pizzardoni” hanno voluto replicare con un polemicissimo “Presente” scritto a lettere cubitale su un enorme striscione. Ce n’erano altri due, sventolati dai  vigili del gruppo Parioli, in cui si leggeva “Con Marino… il Corpo alla deriva” e, nell’altro “Clemente…solo di nome”, riferito al nome del comandante dei vigili della Capitale, Raffaele Clemente. In piazza della Repubblica, teatro della manifestazione, si contavano a centinaia i “caschi bianchi” convocati per lo sciopero nazionale indetto dall’Ospol, il sindacato dei vigili urbani.

Il sindaco Marino si limita alle chiacchiere

Dal canto suo, Marino tiene duro: «Credo – ha detto a margine dei lavori della plenaria del Comitato delle Regioni Ue – che il diritto di sciopero vada assolutamente rispettato come vanno onorati i contenuti che apprenderemo oggi dagli scioperanti. Tuttavia dobbiamo distinguere tra quello che è il diritto di sciopero, rispetto a situazioni che non posso non definire anomale, come l’assenza per malattia di quasi l’85 per cento della polizia locale di Roma, la notte del 31 dicembre» Il sindaco ha anche rivelato che «pochi giorni fa la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro di materiale elettronico presso il Comando dei vigili urbani di Roma, per capire se c’è stata una regia che ha portato a quel dato anomalo di centinaia di persone che si sono ammalate contemporaneamente nelle stesse ore».

Trasporti urbani in ginocchio

È giusto accertare le responsabilità e punire quelle che eventualmente emergeranno. Resta, tuttavia, il fatto che finora Marino sta disattendendo tutti gli impegni assunti in campagna elettorale. A cominciare da quelli relativi alla viabilità ed al trasporto. Soprattutto in questi settori, Roma è lontanissima dagli standard di efficenza delle altri capitali europee. Un defict di servizi gravissimo in rapporto ai massicci flussi turistici ed all’impatto quotidiano dei pendolari. Ancora un po’ di “cura Marino” e la Città Eterna si ritroverà completamente in ginocchio.

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