Scuola, 800mila alunni stranieri nelle classi italiane. Oltre la metà è nata qui

19 Feb 2015 20:50 - di Redazione
alunni stranieri

In poco più di dieci anni la presenza degli alunni stranieri tra i banchi delle scuole italiane è quadruplicata: si è passati dai 196.414 dell’anno scolastico 2001-02, quando erano il 2,2% della popolazione scolastica complessiva, agli 802.844 del 2013-2014, il 9% del totale. Il 51,7% è nato in Italia. A rivelarlo è il rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana. Tra difficoltà e successi”, che sarà pubblicato a fine mese, ma di cui è stata data un’anticipazione.

Di meno alle elementari, di più alle superiori

Dallo studio emerge che la crescita non è omogenea fra i livelli scolastici e che, anzi, per quanto riguarda le scuole primarie si è registrata una contrazione: nel 2001-2002 le frequentavano il 42,8% degli alunni stranieri, nel 2013-14 sono diventati il 35,3%. Cresce, invece, è il numero dei ragazzi stranieri che frequentano le superiori, che sono passati dal 14% del 2001-2002 al 22,7% del 2013-14. È cambiata anche la tipologia delle scuole scelte: nel 2013-14 gli istituti tecnici rappresentano l’indirizzo che va per la maggiore (38,5%), seguiti dagli istituti professionali (37,9%), che perdono un primato storicamente mantenuto, e dai licei (23,5%). Inoltre, negli ultimi 5 anni, si è assistito anche a un aumento della presenza di stranieri nelle scuole non statali (+16,6% nel 2013-14 rispetto al 2009-10).

In Lombardia il record di alunni stranieri

Gli alunni con cittadinanza romena rappresentano ancora il gruppo più numeroso (154.621), seguiti dai giovani di origine albanese (107.847) e marocchina (101.176). Ma tra il 2007-08 e il 2013-14 si evidenzia una crescita esponenziale di nati in Italia nelle scuole secondarie: sono quasi triplicati alle medie e più che triplicati alle superiori; raddoppiati nelle primarie o quasi nella scuole scuole dell’infanzia. Il primato in valori assoluti lo detiene il Nord Ovest, Lombardia in testa, che accoglie 167.182 alunni stranieri nati in Italia (40,2% del totale).

Resta il gap nei rendimenti

Per quanto riguarda la regolarità dei percorsi scolastici i dati in serie storica mostrano miglioramenti, ma le percentuali di alunni stranieri in ritardo nei vari ordini di scuola segnano ancora una disuguaglianza strutturale delle carriere rispetto agli italiani: nel 2013-14 rappresentano il 14,7% nella primaria (contro l’1,9% degli italiani), il 41,5% nella secondaria primo grado (contro il 7,4% degli italiani) e il 65,1% nella secondaria di secondo grado (contro il 23,3% degli italiani).

 

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