Spagna, nube tossica a Barcellona: 60mila persone bloccate in casa

12 Feb 2015 16:03 - di Anna Clemente
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Allarme nella provincia di Barcellona per una nube tossica, provocata dall’esplosione in una azienda di prodotti chimici, la Simar di Igualda. Tre operai sono rimasti intossicati e una popolazione di circa 60mila abitanti del Comune colpito e di tre Comuni limitrofi, Odena, Santa Margaridade Montbui e Vilanova del Camì, è rimasta bloccata per ore a causa dell’emergenza, con l’ordine di chiudersi in casa con porte e finestre sigillate e di non andare a prendere i bambini a scuola.

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto intorno alle 9, mentre gli operai stavano svolgendo lavori di carico e scarico. Per cause in corso di accertamento, due componenti chimici si sono mescolati provocando l’esplosione e una densa nube tossica di colore arancione. L’allarme della Protezione civile è scattato subito dopo l’esplosione ed è stato parzialmente revocato intorno alle 13, quando sono stati riattivati la circolazione stradale e i trasporti pubblici. Nessun via libera, invece, all’uscita dei bambini da scuola: circa 600 sono rimasti bloccati in 23 asili dei comuni colpiti.

«La nube ha solo effetti irritanti»

Le condizioni climatiche non aiutano: a causa della mancanza di vento nella zona, ha spiegato l’assessore agli Interni della Generalitat, Ramon Espadaler, «la nube tossica tarderà a dissolversi».  Ed è stato ancora Espadaler a chiarire che fino al suo completo dissolvimento l’allerta sarà mantenuta per le fasce più a rischio della popolazione: i bambini, ma anche gli anziani, le persone con problemi respiratori e donne incinte. Ma l’assessore ha anche voluto tranquillizzare sulla portata dell’allarme: la nube «ha solo effetti irritanti, ma non genera problemi di tossicità grave», ha assicurato ancora Espadaler, parlando di «vapore irritante» e chiarendo che anche i tre operai intossicati non sono a rischio.

 

 

 

 

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