Spagna, nube tossica a Barcellona: 60mila persone bloccate in casa
Allarme nella provincia di Barcellona per una nube tossica, provocata dall’esplosione in una azienda di prodotti chimici, la Simar di Igualda. Tre operai sono rimasti intossicati e una popolazione di circa 60mila abitanti del Comune colpito e di tre Comuni limitrofi, Odena, Santa Margaridade Montbui e Vilanova del Camì, è rimasta bloccata per ore a causa dell’emergenza, con l’ordine di chiudersi in casa con porte e finestre sigillate e di non andare a prendere i bambini a scuola.
La dinamica dell’incidente
L’incidente è avvenuto intorno alle 9, mentre gli operai stavano svolgendo lavori di carico e scarico. Per cause in corso di accertamento, due componenti chimici si sono mescolati provocando l’esplosione e una densa nube tossica di colore arancione. L’allarme della Protezione civile è scattato subito dopo l’esplosione ed è stato parzialmente revocato intorno alle 13, quando sono stati riattivati la circolazione stradale e i trasporti pubblici. Nessun via libera, invece, all’uscita dei bambini da scuola: circa 600 sono rimasti bloccati in 23 asili dei comuni colpiti.
«La nube ha solo effetti irritanti»
Le condizioni climatiche non aiutano: a causa della mancanza di vento nella zona, ha spiegato l’assessore agli Interni della Generalitat, Ramon Espadaler, «la nube tossica tarderà a dissolversi». Ed è stato ancora Espadaler a chiarire che fino al suo completo dissolvimento l’allerta sarà mantenuta per le fasce più a rischio della popolazione: i bambini, ma anche gli anziani, le persone con problemi respiratori e donne incinte. Ma l’assessore ha anche voluto tranquillizzare sulla portata dell’allarme: la nube «ha solo effetti irritanti, ma non genera problemi di tossicità grave», ha assicurato ancora Espadaler, parlando di «vapore irritante» e chiarendo che anche i tre operai intossicati non sono a rischio.