Strage di Lampedusa, Gasparri: «Mare nostrum ha incoraggiato i trafficanti»
«Con la politica delle porte aperte avremo sempre tragedie nel Mediterraneo». Così Maurizio Gasparri dopo le notizia dell’ennesima strage al largo di Lampedusa. «Mare nostrum – prosegue il vicepresidente del Senato – ha alimentato il mercato dei trafficanti criminali, cresciuto proprio perché certi di un soccorso da parte nostra. Chi pensa a un Mare nostrum 2 sbaglia completamente e anche Triton di Frontex si è rivelata un fallimento». La presa di posizione di Gasparri arriva dopo le richieste della sinistra di tornare a Mare nostrum in seguito l’ennesima strage al largo delle coste di Lampedusa. «Serve fermezza – aggiunge il senatore di Forza Italia – per impedire che barconi fatiscenti partano dalle coste libiche e altrove. Le morti nel Mediterraneo si impediscono con una politica degli accordi come quella fatta dai governi Berlusconi che riuscì a bloccare le partenze. Renzi doveva dirlo chiaro e forte durante il semestre italiano di presidenza Ue e invece ha clamorosamente mancato questa occasione. L’Ue non c’è. La comunità internazionale – continua Gasparri – è silente di fronte a tragedie immani. Chi pensa di continuare sulla strada delle porte aperte incoraggia trafficanti e causa nuove morti».
Gasparri replica al Pd che rimpiange Mare nostrum
L’operazione «Triton non è all’altezza» dei compiti che deve svolgere e «l’Europa ha bisogno di un sistema di ricerca e salvataggio efficace». È quanto sottolinea in una nota il commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, dopo le nuove tragedie che si sono consumate nel Mediterraneo. il commissario europeo ha ha quindi sottolineato che la Ue dovrebbe prendere come esempio «Mare Nostrum, operazione per cui l’Italia va lodata, e che ha aiutato a salvare centinaia di vite». Una richiesta che la sinistra italiana accoglie entusiasticamente: «Ora si torni a Mare Nostrum, quella missione è la giusta via». Così Laura Garavini, dell’ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera, dopo la nota del commissario dei diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, che boccia l’operazione Triton. Parere reiterato dalla vicepresidente della Camera dei deputati Marina Sereni: «È possibile organizzare una presenza in mare che metta in primo piano il salvataggio delle vite umane. Ed è esattamente questo l’obiettivo che oggi l’Europa dovrebbe mettere al centro di un’azione condivisa». Mare Nostrum 2 si avvicina.