Tifosi Feyenoord, bufera su Alfano: «Scappa, la verità gli fa paura»

25 Feb 2015 16:03 - di Girolamo Fragalà

Che cos’è successo realmente il giorno della devastazione del centro di Roma? Di chi sono le responsabilità? Chi ha permesso che i tifosi del Feyenoord invadessero senza problemi le strade della Capitale, urinando e distruggendo? C’è stato un piano di prevenzione del ministero e del Campidoglio? Domande destinate a restare senza risposta. almeno per adesso. È infatti saltata in Senato l’informativa del ministro Alfano sui disordini. Il motivo: occorreva concludere il dl sull’Imu.

Tifosi Feyenoord, l’opposione contro Alfano: scappa per non parlare

«Alfano scappa, si sottrae al confronto, ha paura di intervenire», è la reazione dell’opposizione – Sel, M5S e Lega – subito dopo la capigruppo dove è stato comunicato lo slittamento dell’informativa al Senato da parte del ministro dell’Interno. Le opposizioni hanno affermato che è stata la maggioranza a modificare il calendario e che l’urgenza del dl sull’Imu è solo una scusa. Inoltre hanno aggiunto che il ministro Alfano non sarebbe più venuto e al suo posto sarebbe arrivato il viceministro Bubbico. «Noi eravamo disposti – dice Andrea Cioffi del M5S – a proseguire l’esame del decreto e posticipare, anche alle 22, l’informativa». Poi raccontano ancora che la maggioranza avrebbe tentato di minimizzare l’accaduto per il fatto che non ci sono stati danni alle persone. «Certo – è il commento ironico di Stefano Candiani della Lega –- mancano ancora il Colosseo, Fontana di Trevi e Piazza Navona». «Sarebbe stato importante – conclude la capogruppo Sel, Loredana De Petris – che il Senato intervenisse. Sarebbe stato un segnale alle autorità».

Per la maggioranza di governo, «a Roma non è successo granché»

«Ancora una volta Alfano si dimostra un codardo e come tale scappa. Non ha riferito in Aula come da noi richiesto e già annunciato. Nessuno spiegherà dunque come sia potuto accadere che 500 tifosi olandesi abbiano tenuto in ostaggio il centro di Roma danneggiando irreparabilmente tra l’altro monumenti dal valore inestimabile», ha dichiarato ancora il vicepresidente dei senatori leghisti, Stefano Candiani. «Schifani ha giustificato l’assenza di Alfano dicendo “che in fondo non è successo granché”. Questo governo ha scelto un ministro dell’Interno che non è in grado di difendere le città dai vandali, figurarsi se può farlo dai terroristi dall’Isis. Ora non chiediamo più solo l’informativa, ma chiediamo le sue dimissioni per rispetto dei cittadini».

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