Il tour “alternativo” di Branduardi sulla via dei Cavalieri della Tavola rotonda

18 Feb 2015 15:42 - di Redazione

Partirà il 26 marzo dal Politeama Genovese il nuovo tour italiano di Angelo Branduardi intitolato “Camminando Camminando”. Sarà un concerto come sempre “alternativo”, essenziale, all’insegna della spiritualità, del racconto poetico, con il suono come magia e filo conduttore. Branduardi lavora per sottrazione cercando l’essenzialità e la pulizia della musica. Cinque i musicisti sul palco.

Branduardi, il tour

Prossime tappe italiane a Sanremo (27 marzo), Roma (15 aprile), Milano (19 aprile), Mestre (21 aprile), Napoli (23 aprile) e Reggio Emilia (28 aprile). «Camminando si raggiungono delle mete parziali, si cerca di non avere una meta definitiva perché quando la si raggiunge non si sa più dove andare – sottolinea il cantautore – Camminando fa venire in mente i Cavalieri della Tavola rotonda che andavano cercando il Santo Graal, non so quanto coscienti del fatto che ci fosse e non ci fosse». «Il mio viaggio inizierà in Francia, da Parigi, proseguendo in Italia e nel resto d’Europa, Genova sarà la mia prima tappa italiana – spiega – Sarà un tour double-face, dove convivranno le due anime che considero essenziali della musica: il sudore e lo spirito, due parti abbastanza in antitesi».

Si inizia Da Genova

I “Giardini Segreti” sarà il titolo della seconda parte del concerto, dove si suona poco, senza alcun tentativo di allarmare o di conquistare, ma si suona come se si entrasse la mattina a piedi nudi in un giardino segreto non calpestato da anni, lo si fa con grande discrezione e silenzio». Il rapporto di Branduardi con Genova è forte. «Ho passato tanti anni sotto alla Lanterna, sono arrivato qui che ero neonato, non avevo nemmeno tre mesi, vivevo in vico della Maddalena in mezzo a varie donne di gioia e molti contrabbandieri. A Genova ho avuto un’infanzia-adolescenza bellissima perché ero un principino nei vicoli». Branduardi dedica poi un pensiero per Fabrizio De Andrè che avrebbe compiuto 75 anni. «Ho avuto per la sua musica un grande amore e lo ricordo sempre con passione».

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