Il Tricolore sporco e sfilacciato nelle scuole: Roma è troppo distratta
La bandiera italiana del liceo Giulio Cesare a corso Trieste versa in condizioni pietose. In effetti non solo quella: l’incuria per il Tricolore troppo spesso non è solo un atteggiamento mentale o ideologico ma si traduce in una manutenzione inesistente e sciatta come si può notare anche in molte sedi istituzionali della Capitale.
Il tricolore stinto dalle finestre del liceo
È appunto il caso del tricolore del liceo Giulio Cesare, storico teatro di militanza nera e ardimentosa, dove però alla bandiera non pensa nessuno. Di qui l’appello al preside del liceo rivolto da Ernesto Galli della Loggia in una lettera alla rubrica di Paolo Conti sulla cronaca romana del Corriere. Un invito polemico a “togliere una buona volta dalla facciata dell’edificio della sua scuola quello straccio sporco e sfilacciato, ormai quasi incolore, che sta lì da anni e che originariamente doveva essere una bandiera italiana”. Galli della Loggia nel suo libro La morte della Patria aveva lungamente analizzato la perdita del senso dell’identità nazionale da parte degli italiani e dunque la sua attenzione alle sorti del Tricolore è ben più che cura del dettaglio.
Un misto di indifferenza e menefreghismo
Tale “trascurataggine menefreghista – commenta ancora Galli della Loggia a proposito della bandiera del liceo Giulio Cesare – sa di dileggio”. Risponde Conti: “In nessuna capitale europea si vilipende il vessillo nazionale (ed europeo) come in questa disastrata città. Un misto di indifferenza, menefreghismo, pigrizia. E per cortesia non tiriamo in ballo la questione economica, dei tagli ai bilanci. Una bandiera italiana costa 5 euro, o giù di lì”.