Ultras Feyenoord, Marino da Alfano. Ma l’Olanda accusa: dov’era la vostra polizia?

21 Feb 2015 9:23 - di Carlo Marini

Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è recato di prima mattina al Viminale per incontrare il ministro dell’Interno Angelino Alfano e discutere sul caso dei tifosi del Feyenoord e della sicurezza della Capitale. Ad accompagnare il primo cittadino l’assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella e la delegata alla Sicurezza del Campidoglio Rossella Matarazzo. Intanto, con colpevole ritardo, si muovono anche le autorità olandesi. Quella avviata dalla polizia di Rotterdam dopo i disordini con i tifosi del Feyenoord a Roma è «una grossissima inchiesta» e darà risultati «molto, molto presto». Lo ha detto, ai microfoni di Radio1, il portavoce della polizia di Rotterdam Roland Ekkers, dopo l’annuncio del via alle indagini in Olanda, aggiungendo che «su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti». «Ieri – ha detto Ekkers – è partita una grossissima inchiesta per identificare gli hooligans che non sono stati arrestati e sono rientrati nel nostro Paese. Stiamo guardando le foto una per una, stiamo controllando i video e qualsiasi altra informazione. Si tratta di documentazione nitida, e siamo sicuri avremo molti dei loro nomi molto, molto presto». Il portavoce della polizia di Rotterdam Roland Ekkers ha poi aggiunto che i contatti tra la polizia italiana e quella olandese, dal loro punto di vista, sono stati intensi. «Non rilasciamo dichiarazioni sul fatto se siano state comunicazioni o no riguardo la possibilità che hooligans violenti senza biglietto entrassero in Italia». Ekkers ha infine aggiunto: «Su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti».

Sugli ultras del Feyenoord il prefetto replica a Marino

«Fino a prova contraria a decidere sul mio operato, e sulla mia eventuale inadeguatezza, non è un sindaco, ma un governo. Comunque no. Non mi dimetto. Quanto dichiarato dal sindaco è stato quantomeno intempestivo». Lo dice a Repubblica il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, dopo le polemiche sugli atti di vandalismo degli ultrà olandesi in pieno centro a Roma. «Certamente abbiamo operato al meglio possibile – spiega -. Una premessa però è d’obbligo: l’ordine pubblico è un argomento molto delicato e ogni manifestazione e operazione fa storia a sé. Si possono mettere in campo le migliori professionalità e il massimo impegno, ma non si può mai escludere che episodi spiacevoli possano verificarsi». «Il danneggiamento della Barcaccia è un fatto gravissimo – aggiunge Pecoraro – Ma non avendo avuto informazioni su un possibile attacco delle tifoserie ai monumenti, ritengo sia un fatto assolutamente casuale. Grave ma casuale, nel senso che gli scontri sono avvenuti lì e quel monumento ne ha subito le conseguenze».

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