Vicequestore licenziato per aver denunciato in tv le carenze della Polizia
La sicurezza è stato il tema dell’ultima puntata di Piazzapulita, il talk show di La7 in onda il lunedì sera. A destare scalpore tra il pubblico e tra gli ospiti – raccondasono state soprattutto due storie.
La storia del vicequestore
La prima riguarda Filippo Bertolami, vicequestore aggiunto della Polizia di Roma che, in qualità di sindacalista, in una precedente puntata della trasmissione aveva denunciato le carenze di molti luoghi sensibili di Roma. Dopo quel servizio per Bertolami sono arrivate tutti i tipi di sanzioni fino al licenziamento: “Mi è stato comunicato dal mio vertice un procedimento di trasferimento per incompatibilità ambientale. Mi è stata poi contestata – ha raccontato il vicequestore – una sanzione pecuniaria, poi è stato aperto un procedimento per l’intervista. E mi hanno sospeso dal servizio, mi hanno ritirato pistola, manette, distintivo”.
Poliziotto sottopagato costretto al doppio lavoro
La seconda storia è quella comune a tanti agenti di polizia sottopagati che, non riuscendo più a mantenere la propria famiglia, decidono di fare un secondo lavoro. “Faccio il lavoro di poliziotto; però, siccome mia moglie non lavora il sabato e la domenica, faccio il buttafuori in locali notturni e dal lunedì al giovedì sto in una benzina a fare la guardia lì”, ha raccontato il poliziotto alle telecamere di La7 inquadrato di spalle e con voce contraffatta. In famiglia le bocche da sfamare sono quattro e lui con 27 anni di servizio prende uno stipendio di 1640 euro al mese. Con il lavoro di buttafuori in discoteca riesce ad arrotondare: “Ogni serata io prendo più o meno 20 euro l’ora. Quindi, se io lavoro dalle 11 alle sei del mattino, sono 7 ore, mi danno 140 euro e me ne vado. Io – ha aggiunto il poliziotto – ho anche altri colleghi che fanno il doppio lavoro, non sono solo io. Ci sono colleghi che fanno le guardie davanti alle gioiellerie”.