Aereo caduto, i ragazzi tedeschi avevano vinto il viaggio in Spagna
Non c’è l’Italia fra i Paesi di appartenenza delle 150 persone a bordo dell’aereo schiantatosi contro le Alpi francesi. Lo si legge in una nota della Croce Rossa tedesca basata sulle informazioni della compagnia Germanwings in cui si precisa che alcuni numeri sono ancora da confermare definitivamente. Purtroppo si è appresa una storia agghiacciante, tra le tante storie della tragedia: i sedici ragazzi morti nel disastro aereo erano stati estratti a sorte tra i tanti coetanei del liceo Joseph Koenig di Haltern am See per il viaggio studio organizzato in Spagna. Lo ha rivelato il preside dell’istituto, Ulrich Wessel, durante una conferenza stampa convocata nel palazzo comunale. Viste le tante richieste, l’istituto europeo aveva deciso di organizzare un’estrazione. Che poi purtroppo è risultata fatale per i vincitori. «Al momento non so se organizzeremo altri viaggi di scambio linguistico e culturale», ha confidato il preside. «Abbiate comprensione: sono ancora sconvolto», ha aggiunto.
Aereo caduto, non si può escludere alcuna pista
Intanto si è svolta una conferenza stampa del direttore del Bea Remi Jouty, l’ufficio francese per l’analisi e l’inchiesta sugli incidenti aerei, a Le Bourget, alle porte di Parigi. «È troppo presto per trarre delle conclusioni sui contenuti della scatola nera ritrovata», ha detto il direttore del Bea, aggiungendo che «servono settimane o mesi». L’esperto ha detto anche che «l’aereo ha volato fino all’impatto finale», rispondendo a una domanda su un’eventuale esplosione in volo dell’A320 che si è schiantato ieri sulle Alpi francesi. «Non abbiamo la minima spiegazione sui motivi per cui questo aereo è continuato a scendere fino alle montagne né tanto meno perché non ha risposto al controllo aereo», ha continuato il direttore. Quanto alla traiettoria di volo, ha precisato, «l’aereo ha seguito la rotta prevista: da poco tempo aveva raggiunto l’altitudine di crociera di 38.000 piedi, l’ultimo messaggio di routine è arrivato intorno alle 9:30. Circa un minuto dopo la traiettoria dell’aereo comincia una discesa di poco meno di dieci minuti, l’ultima altitudine registrata dai radar è di circa 6.000 piedi. I radar – ha concluso – hanno potuto seguire l’aereo quasi fino all’impatto». Tuttavia il direttore della Bea ha aggiunto: «In questo momento non possiamo escludere alcuna ipotesi», rispondendo alla domanda se si potesse escludere la pista del terrorismo nella sciagura aerea.