Africa, crescono violenze e mutilazioni contro i bimbi albini: è allarme Onu
Tragico aumento degli attacchi contro gli albini, soprattutto bambini, nell’Africa dell’est., soprattutto in Tanzania. A denunciarlo è l’Onu alla luce delle almeno 15 vittime registrate solo negli ultimi sei mesi tra cui un bimbo di appena un anno ed una bambina di due. In paesi dove l’albinismo è accompagnato da credenze popolari e superstizioni, «questi attacchi sono spesso estremamente viziosi, e sono mirati prevalentemente contro i bambini», ha denunciato a Ginevra l’Alto Commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein.
Albini tra magia e malocchio
Ne risulta che molte persone affette da albinismo (mancanza di pigmentazione, con conseguente colore chiarissimo di pelle, occhi e capelli), vivono nel terrore. L’Onu segnala almeno 6 casi in Malawi nel corso delle prime 10 settimane dell’anno, contro i 4 episodi nel corso dei 2 anni precedenti. Tra questo quello di un bambino di 2 anni rapito il 16 gennaio e da allora sparito. Il 18 gennaio una donna albina di 68 anni è scomparsa dal suo villaggio, il suo corpo, braccia, gambe e testa tagliate, è stato trovato il giorno dopo. La situazione è peggiorata anche in Tanzania, dove è stato registrato l’omicidio di un bimbo di un anno, trovato morto, braccia e gambe tagliate. In tutto, 8 attacchi sono stati riferiti in Tanzania dall’agosto 2014. Violenze contro albini sono segnalate anche in altri paesi africani, tra cui il Burundi. Le persone con albinismo sono discriminate e spesso perseguitate a causa di superstizioni che le fanno percepire come una “maledizione” o per i poteri “magici” attribuiti a parti del loro corpo.